interviste

”Il Toro non è umile e gli altri lo sanno”

di Edoardo Blandino

 

È un Patrizio Sala molto grintoso quello che commenta gli ultimi avvenimenti in casa Toro....

Edoardo Blandino

"di Edoardo Blandino

"È un Patrizio Sala molto grintoso quello che commenta gli ultimi avvenimenti in casa Toro. L’ex giocatore granata come sempre racconta chiaramente ciò che pensa e non ha paura di dire la propria opinione, cominciando a parlare di una squadra troppo presuntuosa e concludendo esprimendo le proprie perplessità sul raggiungimento dei playoff.

"Pat, iniziamo con Lerda. Secondo te quante sono le sue colpe in questa stagione?

"«Secondo me non c’è un colpevole. O meglio, se lui è colpevole lo è solo della parte tecnica. Io credo che ci siano sempre tanti interpreti: dalla società ai giocatori. Le responsabilità vanno sempre divise tra tutti, sia in caso di successo che di sconfitta. È difficile dare una percentuale. Forse, tra tutti, quello che ha meno responsabilità in questa stagione è proprio il presidente, perché ha messo a disposizione una rosa completa e di qualità, anche se in ritardo. Però ha ragione Petrachi quando dice che questa squadra non è umile».

"Passiamo a Papadopulo. Credi che sia una scelta azzeccata?

"«Non puoi sapere a priori se una scelta sia giusta o meno, come non potevi saperlo di Beretta. Personalmente ritengo che sia una decisione corretta, perché è un allenatore che ha tutte le carte in regola: età, esperienza, conoscenza della categoria e capacità di motivare».

"Tu che hai vissuto il calcio dall’interno ci saprei aiutare: quanto può essere utile un ritiro adesso?

"«Serve per fare un po’ di chiacchiere, magari inutili, ma sempre chiacchiere sono. Serve soprattutto all’allenatore appena arrivato per conoscere meglio i giocatori. C’è poco tempo e conviene passare tutto il giorno insieme. Per quanto io sia contrario ai ritiri, credo che in questo caso sia una scelta giusta. La vita sportiva e non è fatta di momenti e io credo che in questo momento sia giusto e doveroso comportarsi così».

"Passiamo alla partita. L’allenatore è cambiato, ma sembra il solito Toro.

"«Quello che si è visto è che si sono sciolti alla prima difficoltà. Hai preso due gol da due black-out. Mi è sembrato un atteggiamento “presuntuoso” alzare la mano e fermarsi perché un giocatore è in fuorigioco, anziché continuare aspettando il fischio dell’arbitro. Sono tutti atteggiamenti di una squadra poco umile, ben diversa da quella di inizio campionato. Qualcosa non quadra: è stato un girone di ritorno da presuntuosi».

"Spiegati meglio.

"«Pensiamo a Lazarevic, il giocatore più giovane e più umile di tutti. È stato il migliore in campo e bisognerebbe seguire la sua voglia e generosità. Bisogna essere più squadra da serie B, magari sbagliando qualche passaggio, ma essendo una squadra più viva. Prendiamo l’esempio del Livorno: Novellino ha preparato la partita come avrei fatto io. Sai che di fronte ti trovi il Torino, una squadra con giocatori importanti ma che commette sempre due o tre errori durante la partita. Quello che conta è fare molta attenzione e sfruttare le disattenzioni loro. Così hanno fatto e si sono portati a casa la partita. Questo Toro ha mancanza di umiltà e le altre squadre lo sanno».

"Ultimo commento. Il sesto posto può ancora essere raggiunto?

"«La lotta si è aperta molto. È dura, ci sono tante squadre».