interviste

Joel Obi: “Dalla Turchia tifo Toro: per l’Europa può essere l’anno giusto”

Esclusiva TN / L'ex granata oggi milita nell'Alanyaspor: "Con Mazzarri nessun problema, la sua è stata una scelta tecnica"

Gianluca Sartori

"In tre anni al Torino è diventato un "toro", come affermato da lui stesso nel post Instagram con cui ha salutato i tifosi granata lo scorso agosto nel momento del passaggio al Chievo. Oggi Joel Obi (52 presenze e 6 reti al Torino tra il 2015 e il 2018) gioca in Turchia, nell'Alanyaspor: è approdato nella Super Lig nell'ultimo mercato di gennaio, in prestito dagli scaligeri. Inevitabilmente il Torino non è e non sarà mai, per lui, una squadra qualsiasi. E in occasione di Torino-Chievo, confronto tra due realtà che conosce bene, Obi manda volentieri qualche messaggio a squadra e tifosi.

Joel, l'esordio in Turchia deve ancora arrivare. Che esperienza sta vivendo, dal punto di vista umano e professionale?

"È presto per dirlo. Sono arrivato qui ad Alanya da appena un mese, ma le prime sensazioni sono molto positive e mi sto ambientando velocemente".

"Ha deciso di voltare pagina, ma quando ripensa ai tre anni in granata cosa le viene in mente?

"Ci sono stati tanti momenti intensi, sono stati tre anni che ho vissuto dando tutto me stesso. Il ricordo più vivido è quello legato all'ultima stagione, credo che sia stata l'annata in cui, rispetto alle altre, ho avuto modo di dimostrare il mio valore ai tifosi. Scrivendo che mi hanno insegnato ad essere un Toro intendevo dire che in granata ho imparato a dare tutto per la mia squadra in qualsiasi momento, giocando a testa alta, senza paura". 

"Come si è lasciato con Walter Mazzarri, colui che alla fine ha deciso di poter fare a meno di lei? E con i suoi compagni?

"Con il mister tutto tranquillo, non c'è nessun problema, le sue sono state scelte tecniche legittime. Con i miei compagni (li chiama ancora così, ndr) il rapporto è ottimo: con alcuni di loro mi sento spesso".

Il Torino punta all'Europa: questo può essere l'anno buono?

"Credo che la squadra, rispetto agli anni scorsi, sia più matura dal punto di vista mentale. Lo si è visto in partite difficili dove è riuscita a fare il risultato con la determinazione giusta. Sì, possono puntare all’Europa: glielo auguro con tutto il cuore, da tifoso granata".

Oggi c'è Torino-Chievo: che partita si aspetta?

"Per entrambe le squadre è una partita dura, sotto il profilo tattico ma anche dal punto di vista tecnico. Vincerà chi sarà più concentrato nei 90 minuti, senza avere distrazioni. Spero di riuscire a guardarla".