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”Se farà bene, D’Onofrio dovrà tornare in granata”

di Ivana Crocifisso

Beppe Scienza conosce bene il Toro: oltre ad aver vestito la maglia granata ha allenato per due anni la Primavera, nel biennio 2007-09. Ma conosce anche la realtà del Novara, ultima avversaria...

Redazione Toro News

di Ivana Crocifisso

Beppe Scienza conosce bene il Toro: oltre ad aver vestito la maglia granata ha allenato per due anni la Primavera, nel biennio 2007-09. Ma conosce anche la realtà del Novara, ultima avversaria del Toro, essendo lui novarese di nascita ed avendo anche allenato le giovanili. Attualmente il tecnico allena il Viareggio, società che milita in Prima Divisione.

Partiamo dall’attuale momento del Toro. Come giudica la partenza dei granata?

Il Toro è partito con un po’di difficoltà, ma questo perché ha cambiato molto, ci vuole del tempo per assimilare gli schemi, per creare un gruppo. Gli ultimi due successi, con Sassuolo e Novara, sono stati molto importanti: il Toro ha battuto due squadre forti. Diamo loro del tempo.

E di Lerda che ne pensa?

La stupisce vedere il Novara così in alto?

No, Novara è una splendida realtà, la società ha investito molto sulle strutture, ed è partendo dalle strutture che puoi successivamente pensare di programmare. Novarello è uno dei centri più belli presenti in Italia. Tanti presidenti, al contrario, investono sulla squadra e basta.

Il Novara ha investito nelle strutture ma anche nel Settore giovanile. Cosa ne pensa di quello del Toro, dato che lo hai vissuto in prima persona?

La realtà di Torino la conosco, purtroppo per quel che riguarda il Settore giovanile mancano le strutture, un investimento vero e proprio. Il Toro ha sempre sfornato grandi talenti e ha sempre avuto un vivaio invidiabile, fino al fallimento. Ma non si può dare la colpa a Cairo. È arrivato salvando il Toro, ha subito dovuto investire sulla Prima squadra, per un ritorno in A dei granata, perché la piazza, i tifosi, ne avevano bisogno. Comi e Benedetti fanno un ottimo lavoro, utlilizzano tutti i mezzi a loro disposizione.

Ai tempi della Primavera granata poteva contare su un certo D’Onofrio, e continua ad allenarlo anche a Viareggio.

Sì, D’Onofrio è un giocatore importante. Lo scorso anno è stato con me in C2 a Legnano e ha dimostrato di che pasta è fatto, quest’anno è ancora con me a Viareggio e ha cominciato bene. Se quest’anno andrà per lui come spero, D’Onofrio deve tornare a Torino, lo merita.

È importante per un giocatore in età da Primavera ‘farsi le ossa’ in Lega Pro?

Sì, se posso permettermi mi sarebbe piaciuto vedere Comi fare questa scelta. È importante confrontarsi con una realtà come la Lega Pro. Gianmario è un giocatore agonisticamente pronto, talentuoso, ha esordito con me in Primavera quando la squadra era formata da ’88, tanto tempo fa. Non serve stare anni e anni in Primavera.