interviste

Volti granata: il professore Messi

di Alberto Leproni - Sono le 10 del mattino quando incontro il Prof. Mario Messi. Mi racconta la sua vita, 83 anni. Parla della sua giovinezza vissuta da partigiano nell'ultimo conflitto mondiale. Mi racconta del Grande Torino,...

Redazione Toro News

di Alberto Leproni - Sono le 10 del mattino quando incontro il Prof. Mario Messi. Mi racconta la sua vita, 83 anni. Parla della sua giovinezza vissuta da partigiano nell'ultimo conflitto mondiale. Mi racconta del Grande Torino, dicendo che chi ha vissuto in quel periodo non poteva non tifare Toro. Parla di Bacigalupo, capitan Mazzola, Loik. "Un calcio genuino quello. Roba di altri tempi. Pochi soldi, ma tanta passione." Mi fa anche vedere, fiero, la medaglia per la valorizzazione del cane lupo italiano che l'ex presidente Ciampi, in occasione delle olimpiadi invernali (in cui il lupo italiano era la mascotte) gli ha conferito. E poi mi racconta della sua creatura. Il cane lupo italiano.

Prof. Messi, come al solito abbiamo sofferto, ma la A è arrivata!

"Sono contentissimo. Finalmente sembrano finiti i tempi bui. Fondamentale è stato l'arrivo del Presidente Cairo, che ha rilanciato in alto la squadra granata. E pensare che ad agosto del 2005 il Toro sembrava destinato a sparire...Magari riuscissimo anche noi dell'ETLI (Ente per la Tutela del Lupo Italiano) un pò di sollievo dopo tanti anni di stenti!"

Ci racconti chi è il cane lupo italiano.

"Il cane lupo italiano nasce nel 1966 da un incrocio spontaneo tra una lupa dell'alto Lazio ed un pastore tedesco. Unico esempio, nell'attuale panorama cinofilo, di un cane di razza non commercializzato ma dato in affidamento ed utilizzato per scopi di alta utilità pubblica (ricerca in superficie, valanghe, terremoti). Un cane intelligente, che abbina le doti del lupo (grande resistenza fisica al lavoro, oltre ai 4 "sensi" tipici del lupo) all'affidabilità e facile addestrabilità del pastore tedesco. Mi piace sempre ricordare che, per spiegare il carattere del lupo italiano, obbedisce per convinzione e mai per servilismo. Ultimamente i nostri cani sono stati utilizzati per cercare i due fratellini dispersi a Gravina di Puglia. Io e la mia famiglia abbiamo dato fondo a tutte le nostre risorse finanziarie, in questi anni, per far sopravvivere il Lupo Italiano. Ora, quelle risorse sono esaurite"

Il Prof. Messi mi guarda con gli occhi stanchi di chi lavora notte e giorno. Un velo di tristezza copre il suo viso.

"In questi anni ho portato avanti la mia battaglia a testa alta. Non sono mai sceso a compromessi con nessuno e non ho mai speculato sulla pelle del lupo. Molte sono state le promesse, in questi anni, di aiuto e tante alla fine disattese ( in più di un'occasione sono stati stanziati fondi in leggi finanziarie dello Stato ma sempre bloccate all'ultimo momento). L'unico ente che ci sostiene, e che ringrazio, è la Regione Piemonte che, con un fondo a noi destinato, ci permette di respirare ma non di vivere"

Quali sono i suoi progetti per il futuro?

"Per i primi 40 anni del lupo italiano stiamo organizzando un raduno che chiamerà a raccolta tutti gli affidatari ( volontari ed appartenenti ad enti come il Corpo Forestale dello Stato, che ha molti nostri esemplari nel loro organico, e la Croce Rossa Italiana), accompagnati ovviamente dai loro lupi e che si terrà all'Agenzia Pollenzo (Brà-Cuneo). Abbiamo poi in progetto la riqualificazione del Centro di Selezione della razza del cane lupo italiano a Cumiana (To) con la presenza fissa di 50 esemplari di lupo italiano necessari per il controllo e la selezione della razza stessa. Sempre a Cumiana, nell'immobile di proprietà dell'ETLI, verrà creato un polo veterinario di prim'ordine, un ufficio informazioni ed un ufficio per gli istruttori responsabili del centro di addestramento. Inoltre vorremmo realizzare un centro di addestramento per ricerche sotto macerie operativo 24 ore su 24. Ovviamente vorrei realizzare il sogno di 40 anni di lavoro e di sacrifici immensi: garantire un futuro fatto di certezze al Lupo Italiano."

Un ultima domanda: come vede il Toro in A?

"Penso che con qualche rinforzo per settore e con la stessa voglia di giocare della stagione appena passata, il Toro potrà continuare la sua scalata verso le vette che gli competono. Questi sono gli anni del nuovo Toro. Ne sono sicuro. E spero che questo porti fortuna anche al lupo italiano"

Franco Lioi

Per chi volesse sostenere il cane Lupo Italiano: Banca Regionale Europea, agenzia 1, Torino. C/C n. 2646. Abi 6906, Cab 01001. Per maggiori informazioni: Gianfranco Castagnoli (direttore nazionale ETLI), Corso Massimo d'Azeglio 60/A. Tel. 011/6599730. Email: etli@email.it