"È il 1931 quando Bruno Neri, all'epoca giocatore della Fiorentina, rifiuta di salutare le autorità con il braccio teso alla partita inaugurale di quello che sarebbe poi diventato il Franchi: il primo gesto di un dissenso che il centrocampista di Faenza avrebbe condotto fino alla morte sull'eremo di Gamogna, in un conflitto a fuoco con gli occupanti nazisti. Neri giocò anche a Torino tra il '37 e il '40, quando si ritirò all'età di 30 anni. Difficilmente, allora, poteva immaginare dove il desiderio di libertà l'avrebbe presto condotto.
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