"Mario Maurelli era un arbitro di Serie A, e nel 1944 si ritrovò ad arbitrare la partita più difficile della sua vita: per suo tramite, i nazisti chiesero a suo fratello di reclutare altri dieci partigiani e rifugiati per giocarsi una partita a calcio, utile, a detta dei tedeschi, per risollevare il morale delle truppe. Pur fiutando una trappola, i due accettarono, e la partita si giocò. Per i partigiani fu subito vantaggio, ma il pericolo di sconfiggere gli avversari, questa volta, andava ben oltre la sportività: per questo il libero Luciani finse di scivolare, spianando la strada per l'1-1. Nella foga sportiva degli ultimi minuti, però, i partigiani dimenticarono ogni prudenza e si lanciarono in avanti; vedendo un contropiede che si stava concretizzando in azione pericolosa a favore degli italiani, l'arbitro Maurelli decise di sancire la fine dell'incontro. Il triplice fischio più importante della sua carriera.
mondo granata