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Grande festa a Druento con il club Mare&Toro

Si è svolta ieri sera a Druento, presso il ristorante Dalla padella alla brace, la serata organizzata dal club Mare&Toro, in “preparazione” a quello che sarà l’evento vero e proprio in programma per...

Redazione Toro News

Si è svolta ieri sera a Druento, presso il ristorante Dalla padella alla brace, la serata organizzata dal club Mare&Toro, in “preparazione” a quello che sarà l’evento vero e proprio in programma per domenica 15 maggio: l’immersione nella baia di San Fruttoso, vicino a Portofino, dove si trova il primo Cristo degli abissi d’Italia, cui verrà affiancato un maxi poster con le foto del Torino 1976, quello che vinse l’ultimo scudetto.Promotore della serata è stato il fondatore del club, Giorgio Anzil, che come ospiti d’eccezione ha invitato Claudio e Patrizio Sala, che in quel Toro fecero faville. “Sono giocatori che ho sempre ammirato tantissimo” afferma un eccitato Anzil. “Di Claudio, poi, ricordo che quando giocavo a calcio ho sempre cercato il modo di correre: con le mani a penzoloni. Sono entusiasta di poter condividere con campioni del loro calibro la gioia di questo avvenimento”.La cinquantina di persone presenti ha poi potuto, nell’intermezzo della gustosa cena, ascoltare le parole dei due ex calciatori granata. Per Pat Sala, in grande forma e sempre pronto alla battuta, lo stupore arriva dal fatto che “Non credevo di venire così male nelle foto! (Il poster mostra tutte le foto dei calciatori, più il presidente Pianelli e l’allenatore Radice del ’76, ndr). Scherzi a parte, io posso dire che a causa dell’obbligo militare, ho vinto lo scudetto di corsa: quasi non mi sono accorto di quello che siamo riusciti a creare. Torino è nel mio cuore, e ci resterà per sempre, mi auguro davvero che possa tornare a giocare in Serie A, l’unica categoria che davvero gli compete”.Sulla stessa scherzosa lunghezza d’onda è anche il Poeta del Goal, Claudio Sala: “Io nelle foto venivo decisamente meglio!” commenta. “E’ perché non correvi mai, per questo eri più fotogenico” ribatte Patrizio. Ma Claudio continua: “La nostra vera forza risiedeva il gruppo, e anche l’allenatore. Gigi Radice è stato un innovatore nel calcio: da lui non abbiamo mai sentito di poterci accontentare di un pareggio. No, giocavamo d’attacco e solo la vittoria era consentita. Questa è una vera mentalità vincente, e nonostante la mega rifondazione di quell’anno, siamo riusciti nella storica impresa. La pecca del Toro di oggi? La mancanza di una società solida” ha aggiunto poi a TN.Intanto la serata prosegue, tra musica (presente tra gli altri il gruppo musicale Rimozione Koatta), calici di vino alzati, cori a tinte granata, fotografie con i due beniamini ed un ringraziamento speciale al “solito” Rolando Bianchi. “Si è impegnato moltissimo” commenta Giorgio Anzil “affinchè, nonostante la sua impossibilità causa il silenzio stampa a venire, potesse essere comunque partecipe: ci ha regalato una maglietta autografata, e ha fatto in modo che ce ne fosse una anche Di Cesare. Un sentito ringraziamento va anche a loro”.L’appuntamento è dunque per il 15 di Maggio. Toro News sarà come sempre presente all’evento, e vi renderà partecipe di questo con articoli e contributi video.