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Insegnare il Torino in Sudamerica: la missione del Toro Club a Cartagena

Insegnare il Torino in Sudamerica: la missione del Toro Club a Cartagena

La storia / L'attività umanitaria coordinata dal dottor Gianfranco Chiappo a Cartagena (Colombia) coinvolge da 15 anni circa 300 ragazzini provenienti dalle zone più disagiate del paese

Gianluca Sartori

L'inizio di un nuovo anno è sempre il tempo dei buoni propositi. Può essere allora d'ispirazione raccontare e leggere la storia di Gianfranco Chiappo e del Toro Club "Caribe y de Las Americas", o meglio "Grande Torino Americas Club" (come da nuova denominazione appena stabilita per rappresentare al meglio la vocazione di punto di riferimento granata per tutti i paesi del centro e Sud America), che da 15 anni porta il Toro in Sudamerica, permettendo a bambini delle zone più povere del mondo di giocare a calcio e fornendo loro supporto materiale e scolastico. Sempre sotto il segno dello spirito granata: come proclama l'associazione, tra gli obiettivi c'è quello di "far conoscere a giovani e adulti la storia unica del Torino FC", in zone della terra nelle quali il club granata sarebbe, senza la presenza di questa associazione senza fini di lucro, altrimenti sconosciuto.

Un passo indietro fino al 1991, quando Chiappo - medico pediatra e docente universitario, oggi 74enne - nei suoi viaggi di lavoro in giro per il mondo conosce una donna colombiana. Decide poi di sposarla e di stabilirsi a Cartagena de Indias, dipartimento di Bolivar, Colombia, costa nord del paese. Il cuore di Gianfranco è da sempre granata. Negli anni Settanta e Ottanta era il presidente del club "Medici Granata" e seguiva la squadra in casa e in trasferta, in ogni occasione. Il trasferimento dall'altra parte del mondo però non affievolisce la passione per i colori granata. Il dottor Chiappo fonda il 31 ottobre del 2003 il Club Sportivo “Toro Club Caribe” . E’ un’associazione senza fini di lucro con scopi sociali e umanitari e con l'intento di aderire sportivamente al Torino Football Club ed alla sua storia centenaria, per far conoscere la squadra granata in terre tanto lontane, perdipiù in sostanziale solitudine.

 Una foto di Gianfranco Chiappo con lo storico presidente del Torino Orfeo Pianelli

Riconosciuto ufficialmente dal Torino nel 2007 e affiliato all'Unione Club Granata, il Toro Club "Grande Torino Americas Club", grazie al lavoro di numerosi volontari (alcuni dei quali italiani), in 15 anni di attività ha riunito circa un migliaio di soci, in terre dove il colore granata era totalmente sconosciuto. L'oggetto principale dell'associazione è il sostegno ai ragazzini della zona: il Toro club li prende sotto la propria ala protettrice; li toglie dalla strada e li coinvolge in attività sportive, formando squadre e iscrivendole in tornei di calcio di Cartagena e delle zone limitrofe. Attualmente le squadre sono 12, per un totale di circa 300 bambini e bambine iscritti. Sono i cosiddetti "Toritos".

Manco a dirlo, il colore sociale è il granata. I campi di gioco? Chiappo e i suoi collaboratori hanno bonificato delle aree malsane intorno a Cartagena e realizzato campi da calcio dando loro appellativi tipicamente granata: Campo Grande Torino, Campo Urbano Cairo, Campo Maratona, Campo Speranze Granata, Campo Fedelissimi Granata. E negli scorsi giorni, le 12 squadre sono state coinvolte nel torneo "Navidad Granata", manifestazione organizzata interamente dal Toro Club "Grande Torino Americas Club", raccontata nel video in questa pagina. L'iniziativa è unica nel suo genere: ma i veri cuori granata sono capaci di questo ed altro.