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Il Toro umile che vince combattendo

“Questo Toro ha mancanza di umiltà e le altre squadre lo sanno”. Così Patrizio Sala ha descritto il Torino FC, criticando certi atteggiamenti superficiali che poco hanno a che fare con quello spirito Granata che viene...

Matteo Baricco

“Questo Toro ha mancanza di umiltà e le altre squadre lo sanno”. Così Patrizio Sala ha descritto il Torino FC, criticando certi atteggiamenti superficiali che poco hanno a che fare con quello spirito Granata che viene raccontato, descritto e vissuto di generazione in generazione. Il Toro non si esaurisce nei risultati, è un amore incondizionato che abbraccia la Storia e supera ogni barriera, data l’impossibilità di trovare avversari talmente forti da poterlo domare: la Squadra può vincere o perdere, ma non deve smettere di lottare.

Nella mente dei più giovani questi discorsi sono poco più che frasi fatte, dialoghi di un passato ormai lontano, che si sfuma con la leggenda e con la convinzione che i giorni di Gloria non torneranno mai. Quei giovani non erano al Cit Turin Sabato e non hanno potuto osservare il Toro FD affrontare un match contro avversari forti e normodotati, non hanno visto il Team di Mister Barucco combattere dal primo all’ultimo istante di gara, mettendo sotto gli avversari con un gioco studiato e ben interpretato, dove tra tutte le difficoltà fisiche e mentali dei giocatori in campo, c’era un’identità ben precisa e una solidità tale da far capire la maturità di un ambiente conscio della propria forza ma sempre con i piedi per terra. Che emozione vedere Gianasso battere il cuore sotto la maglietta, un ragazzo sordo che non può udire il boato della tribuna, ma che ha sentito un fuoco vivo ardere nel petto e ha espresso la sua gioia con l’unico gesto possibile, un’esplosione cardiaca per i colori Granata.

Il Torino FD è una squadra duttile che ha permesso ai nuovi innesti di giocare subito alla grande e di inserirsi negli schemi in pochi passaggi: Jurij Soldatenkov, Cold War, una potenza fisica devastante, freddezza e abilità con il pallone, un giocatore completo che assimilando la posizione e il modulo del Toro potrà esprimere al meglio le proprie potenzialità; Daniele Braglia, un tocco di palla eccezionale e un’ottima capacità nel far girare il pallone, ha patito l’esordio a livello emotivo sentendo l’importanza di questa maglia ma ha dimostrato la sua abilità, rispondendo “presente” ai passaggi della squadra.

I Granata sono anche conferme, con Alessio Cupani che, due mesi dopo la crisi cardiaca che lo ha colpito, è riuscito a giocare una metà tempo spettacolare, con Genta, Girardi e Gianasso che creano uno splendido clima in campo e nello spogliatoio e con tutta una squadra che è riuscita, grazie ai duri allenamenti svolti, a vincere tutte e tre le partite di preparazione al Torneo del 19-20 marzo, dimostrandosi pronta ad affrontare il Primo Torneo internazionale per Disabili. Il sogno di questi ragazzi è di dare delle gioie granata a tutti i tifosi e Toro News lancia ancora una volta il suo appello: una squadra così forte, incarnata da uomini che davvero vivono la maglia come un privilegio, merita uno Stadio pieno! L’ingresso sarà ovviamente libero e l’offerta data sarà devoluta a Simone Stara, granata doc vittima della disabilità.

Bisogna vivere con i propri occhi il gioco del Toro e l’evento, agonisticamente molto rilevante, vedrà coinvolte le squadre ufficiali del Chelsea, del Monaco e del Barcellona allo Stadio Primo Nebiolo nel parco Ruffini. Sperando in uno Stadio colmo di orgoglio e di bandiere, inseriamo il Link al video di presentazione del Torneo: http://www.youtube.com/toronewschannel#p/c/0/-ll135PlGls