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Mattia Aramu: tra un prestito che dà i suoi frutti e una speranza chiamata Toro

Mattia Aramu: tra un prestito che dà i suoi frutti e una speranza chiamata Toro

Figurine / 22 anni oggi per il talento granata, in prestito alla Pro Vercelli: nei primi sei mesi alla corte di Mihajlovic non ha inciso come sperato, ma in estate rientrerà alla base e con il nuovo modulo...

Federico Bosio

Spegne quest'oggi ventidue candeline uno dei talenti più puri sfornati negli ultimi anni dal settore giovanile granata, una pedina duttile e dalle indubbie qualità: si tratta dell’eclettico Mattia Aramu. Il trequartista è ormai alla terza stagione nel calcio professionistico, dopo un’annata da vero protagonista e trascinatore del Torino Primavera nel 2013-2014, quando mise a segno 20 centri personali tra campionato e coppa e contribuì pesantemente alla cavalcata della formazione di Longo fino alla finale Scudetto (poi persa ai rigori contro il Chievo): prima il prestito al Trapani, poi l'anno scorso quello al Livorno che sembrava averlo consacrato avendolo visto grande protagonista - in particolar modo nel finale di stagione - nonostante un pesante infortunio, con un totale di 23 presenze e cinque reti all'attivo.

In estate Aramu è rientrato alla base, ed il contemporaneo cambio sulla panchina dal Torino ha portato in questo senso un 'vento di gioventù': Mihajlovic si era infatti subito detto pronto a valutare tutti gli elementi a disposizione, dando ad ognuno la possibilità di giocarsi le sue carte e mettersi in mostra. Le risposte offerte dal gioiellino granata nel corso del ritiro dovevano evidentemente aver convinto il tecnico serbo a puntare anche su di lui, ed ecco arrivare la conferma di far parte della rosa del Toro per la stagione 2016/2017: rimasto all'ombra della Mole tuttavia, Aramu non è riuscito ad avere l'impatto che tutti - giocatore, piazza e tecnico - speravano, cogliendo solamente due presenze nei primi sei mesi e venendo 'schiacciato' dai compagni di reparto. Da qui, la decisione di un nuovo prestito per tornare a valorizzarlo ed a maturare ulteriore esperienza: il duttile giocatore a gennaio ha riabbracciato Moreno Longo alla Pro Vercelli, e non passa molto tempo prima che si conquisti i gradi di titolare e diventi un elemento importante per la formazione piemontese.

15 le presenze fino ad oggi, una la rete segnata: ieri pomeriggio Aramu ha festeggiato insieme a Longo la matematica salvezza, ma l'obiettivo è quello di tornare al Torino per dimostrare il proprio valore. In estate, infatti, il giocatore rientrerà nuovamente all'ombra della Mole, sponda granata, e verrà il momento di decidere ancora una volta la strada da prendere; questa volta però le cose potrebbero essere diverse: con il definitivo passaggio al 4-2-3-1 infatti il Torino avrà necessariamente bisogno di pescare esterni nella sessione di mercato, senza dimenticare una possibile alternativa nel ruolo di trequartista per Adem Ljajc. Due ruoli che Aramu ha nelle sue corde. L'intenzione, come dallo stesso giocatore dichiarato qualche mese fa ai nostri microfoni, è quella di giocarsi nuovamente le proprie carte per provare a restare ed indossare - questa volta con una certa continuità - la casacca granata: in attesa del futuro, Mattia Aramu si gode il proprio compleanno tra le fila della Pro Vercelli.