mondo granata

Se il Comune accontenta la Juve deve anche ricostruire il Fila

Riceviamo e pubblichiamo:

Vignale (AN): “La scelta del Comune di fare da garante per la richiesta
del finanziamento della Juventus al Credito sportivo non deve creare
disparità di...

Redazione Toro News

"Riceviamo e pubblichiamo:

"Vignale (AN): “La scelta del Comune di fare da garante per la richiestadel finanziamento della Juventus al Credito sportivo non deve crearedisparità di trattamento tra le due maggiori società torinesi di calcio.Se così fosse, Chiamparino si dovrà assumere la responsabilità di averealterato gravemente la legge di mercato ed i più basilari equilibri delmondo calcio. Se il mastodontico progetto di valenza non solo sportiva maanche e soprattutto commerciale della Juventus per il Delle Alpi va inporto, allora il Filadelfia dovrà essere ricostruito e l’Olimpicoingrandito.Oggi pomeriggio il Comune decide se farsi garante presso il Creditosportivo per la richiesta di finanziamento pubblico a tasso agevolato paria 120 milioni di euro avanzato dalla Juventus per la realizzazione di unprogetto che prevede la ristrutturazione dello stadio “Delle Alpi” secondole norme UEFA ed il decreto Pisanu (investimento di 18 milioni) e lacostruzione di centri commerciali adiacenti l’impianto sportivo. InRegione, il consigliere di Alleanza nazionale, Gian Luca Vignale, criticae denuncia la scelta del Comune che ha deciso di assecondare un progettoche con un finanziamento pubblico altera una sana competizione sportiva econsente una evidente speculazione commerciale.“E’ inaccettabile la condotta del Sindaco Chiamparino, dichiara Gian LucaVignale consigliere regionale di Alleanza nazionale. Il Comune si fagarante per un finanziamento di 120 milioni di euro a favore dellaJuventus per la realizzazione di un progetto faraonico che stride conquello presentato dalla stessa società soltanto lo scorso autunno. Unprogetto che prevedeva la ristrutturazione del Delle Alpi per un importoben inferiore di 18 milioni di euro !”.“Il Comune – continua Vignale -, dopo avere svenduto il Delle Alpi allaJuventus, non può, oggi, assecondare così palesemente anche questo nuovoprogetto. Con un minima parte di quelle risorse il Comune potrebbe pagarele modifiche all’Olimpico che consentirebbero all’impianto, nato appena unanno fa in occasione delle Olimpiadi, di aumentare il numero dei postipassando a 40 mila spettatori (aggiunta del terzo anello e avvicinamentodegli spalti al campo). Tutto ciò consentirebbe allo stadio di rispondereai requisiti ed alle norme UEFA e, soprattutto, consentirebbe una paritàdi trattamento tra le due maggiori società torinesi”.“Il Filadelfia potrebbe diventare come da troppi anni ci si attende –aggiunge Vignale la “Casa del Toro” con all’interno la sede sociale, ilMuseo, il luogo degli allenamenti di tutte le squadre e di gioco per legiovanili. Tuttò ciò riporterebbe ad un rapporto fra tifoseria organizzatae non che, solo chi non ha mai frequentato il “Fila”, come probabilmenteil Sindaco, non può comprendere.“Il business del calcio esiste perchè esiste un “mondo tifoseria” che losostiene, precisa Vignale. Una realtà che troppo spesso viene contaminatada gesta senza attenuanti, perpetrate da pochi teppisti che trovano nelcalcio un pretesto per dare sfogo alle proprie insoddisfazioni personali.Una realtà che, però, e faccio riferimento alla tifoseria granata, non vatrascurata e che merita ascolto quando chiede a gran voce che allapropria squadra venga riservato stesso trattamento rispetto alla societàbianco nera”.“Il Sindaco Chiamparino e tutta l’amministrazione comunale dovrà assumersi la responsabilità di aver costretto il Toro ad abbandonare anchel’Olimpico se ciò dovesse accadere come conseguenza di una evidentepolitica di parte fatta di interessi e lontana anni luce da una sanacompetizione sportiva”, conclude Vignale.