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Torino, il cuore di Alfred Gomis: numero 65 per suo papà

Nuove maglie / La dedica del portiere granata al padre che lo guarda dal cielo. Boyè tiene il 31 al Newell's, Ajeti il 93 come l'anno di nascita

Manolo Chirico

Un gesto di cuore, una dedica con gli occhi rivolti verso il cielo: Alfred Gomis e quella maglia intrisa di passione granata con stampato il numero 65. Una scelta per nulla casuale, anzi. Un numero speciale, in ricordo di colui che fu il suo primo mentore, il suo maestro di vita. Il suo primo tifoso. Quella stessa persona capace di crescere il proprio figlio, sino a farlo diventare un 'giovane uomo'. Una maglia per papà Charles.

É ancora presto per parlare di scelte definitive, nel frattempo durante l'amichevole giocata contro l'Olympic Morbegno, tra le fila granata sono apparsi diversi numeri maglia nuovi: Baselli, ad esempio, ha indossato la numero 8, appartenuta a Farnerud, mentre Jansson è sceso in campo con il numero 4 sulla schiena, lo scorso anno indossato da Obi, il quale a sua volta ha preso la 22.

E se Aramu ha scelto di indossare per l'amichevole il numero 30 e Barreca il 23, ciò che attira maggiormente l'attenzione è invece la decisione - momentanea, ma nemmeno troppo - come detto di Alfred Gomis, ma anche di Ajeti e Boyè. L'attaccante argentino è sceso in campo con la maglia numero 31, ossia la stessa indossata sinora nelle sue parentesi da professionista. Un segno di continuità per lui.

Il difensore centrale Ajeti, allo stesso modo, ha scelto la casacca numero '93 con la quale aveva mosso i primi passi nel calcio dei grandi già in svizzera e poi ancora lo scorso anno al Frosinone. Poco spazio all'immaginazione, il numero sulla maglia granata corrisponde al suo anno di nascia: 1993, appunto.

E senza nulla togliere agli altri, Alfred Gomis questa volta merita una nota di merito con doppia sottolineatura: numero 65, dedicato al padre Charles, recentemente scomparso. Una scelta di cuore, verso chi lo ha cresciuto ed educato trasformando il ragazzino giocherellone in un giovane uomo. Un gesto rivolto a chi ancora oggi segue da lassù il piccolo (ma grande) Alfred. Il portiere granata rientrato alla base che sogna di indossare al più presto la maglia numero uno.