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”Troppo, tanto disinteresse”

Dopo il Torneo contro Chelsea, Monaco e Barcellona, abbiamo incontrato Marina Cismondi, responsabile Marketing del Torino FD. La splendida prestazione del Toro ha inorgoglito i tifosi, ritrovando, nella squadra disabili ufficiale, quello...

Matteo Baricco

Dopo il Torneo contro Chelsea, Monaco e Barcellona, abbiamo incontrato Marina Cismondi, responsabile Marketing del Torino FD. La splendida prestazione del Toro ha inorgoglito i tifosi, ritrovando, nella squadra disabili ufficiale, quello spirito che ormai stava andando dimenticandosi. Il Torneo ha visto uscire i Granata a testa alta, ma lo staff che ha reso possibile questo evento come si sente dopo questa manifestazione che ha ricevuto i complimenti di tutti i partecipanti?

«Alla fine del I° Torneo Internazionale For Disabe “Only Men & Football” ci resta un duplice sentimento: una grandissima gioia nel cuore e l'amaro in bocca. La gioia nasce a ripensare ai sorrisi, all'orgoglio ed alla passione dimostrata sul campo da questi ragazzi stupendi, sia quelli del Torino FD che quelli del Chelsea, del Barcellona Catalunya e del Monaco; un plauso ai fantastici amici – Mara, Laura, Roberto, Sara – che si sono improvvisati, sempre con entusiasmo ed allegria, cuochi, camerieri, raccattapalle, accompagnatori, traduttori, cameramen, fotografi, insieme ai giovanissimi , Federica e Paolo. Un grazie particolare anche a Federico Paria, vero factotum. Grazie anche ai volontari del Museo del Grande Torino per l'accoglienza riservataci. Menzione speciale allo staff di Toro News, semplicemente stupendo».

Grazie, ma Toro News si è divertito a guardare lo spettacolo che avete saputo offrire, la menzione va a voi, per come avete saputo organizzare l’evento. Vuoi citare chi vi ha aiutato nella realizzazione?

«Si, vogliamo ringraziare chi ha sostenuto – e reso possibile – il torneo. In primis l'IVECO che, con grande disponibilità, superando seri problemi logistici, ci ha messo a disposizione a titolo totalmente gratuito i pulmini per il trasporto delle squadre per ben quattro giorni; MERCATO', SURRAUTO e LA BANCA CREDITO COOPERATICO DI CHERASCO (si noti che sono tutte realtà di fuori Torino...) ci hanno sponsorizzati; la Fondazione CRT, nell'ambito del loro progetto “Vivomeglio” ci ha concesso una piccola sovvenzione; Un grazie grande come una casa a Tiziana Nasi, impareggiabile grande donna: ce ne fossero tante di persone come lei, dedicate al mondo dei diversamente abili. Infine alla struttura di accoglienza OPEN 011, che ci ha praticato condizioni di vitto e alloggio di estrema convenienza, ma purtroppo l'elenco finisce qui».

È per questo che parlavi di amaro in bocca?

«Si, l'amaro in bocca scaturisce dal tanto, troppo disinteresse: il Torino FD è ormai quasi un anno che cerca sponsor disponibili a sovvenzionare, con cifre abbordabili per qualsiasi realtà commerciale, la nostra attività in cambio del marchio sulle maglie e di tante altre possibilità di co-marketing. Abbiamo ricevuto solo porte chiuse in faccia sia dalle aziende sia dalle istituzioni, anzi, al nostro “bussare”, spesso non è stato risposto neanche “chi è”? L'unico nostro sponsor è la Banca Credito Cooperativo di Cherasco, che non smetteremo mai di ringraziare, ma le nostre casse sono ormai completamente vuote».

E gli sponsor del Torino FC? Si sono fatti sentire?

«Tutti gli sponsor del Torino FC non hanno mai voluto neanche riceverci: indossavamo maglie da trasferta siglate “Italporte” perchè ci sono state date così dal Torino FC, come da accordo stipulato che convenziona la fornitura da parte loro dell'abbigliamento tecnico e dell'utilizzo ogni 2 settimane del campo Millefonti. Abbiamo cercato il contatto con centinaia di realtà industriali e commerciali di tutto il Piemonte e con realtà nazionali, sempre con lo stesso risultato: “Bellissima iniziativa, bravi! Ma... budget chiuso, sentiamoci più avanti, vi terremo in considerazione...” »

Durante la premiazione c’è stato un piccolo appunto alle istituzioni, colpevoli, a quanto detto, di non aver dato all’evento la giusta importanza.

«Abbiamo bussato in Comune e Provincia: non siamo stati degnati neanche di una risposta via mail. Abbiamo inviato il nostro progetto agli assessorati competenti e anche al Sindaco Sergio Chiamparino, senza avere neanche due righe di riscontro. In particolare, per questo torneo, eravamo venuti a conoscenza della possibilità di avere in uso gratuito pulmini per disabili e, dei funzionari comunali molto disponibili e partecipi, ci hanno indirizzato all'Assessorato allo Sport: né l'Assessore, Giuseppe Sbriglio, né i suoi funzionari, hanno mai risposto alle telefonate e alle mail del nostro vice-presidente, anima promotrice di questo Torneo. Se non fosse corsa in nostro aiuto l'IVECO, avremmo dovuto, a tre giorni dal Torneo, annullare tutto. E' incredibile che un evento di questo tipo, che non ha precedenti in Italia, non abbia avuto sostegni dalla Città che lo ospitava. Il solo aiuto da parte del Comune è stato concederci lo Stadio Nebiolo in uso gratuito».

Considerato che il Torino FD è ufficialmente riconosciuto dal Torino FC, questa poteva essere una bella occasione per la Città, che avrebbe potuto vantarsi di un Torneo che incarna valori sportivi e umanitari allo stesso momento.

«L'unica nota positiva è che abbiamo “bussato” anche in Regione e la “porta” ci è stata aperta con celerità, venendo accolti con grande disponibilità ed attenzione, anche se per ora siamo in attesa di sviluppi. Ci tengo comunque a sottolineare che avere ricevuto attenzione, apprezzamenti ed attestati di stima, è stato per noi motivo di grande soddisfazione».

La stima del popolo Granata l’avete sicuramente conquistata, visto che la vostra prova è stata davvero eccelsa: siete in vita da meno di un anno e avete già vinto la prestigiosa Dalecarlia Cup e avete organizzato un Torneo con le più forti squadre d’Europa, arrivando in finale e arrendendovi solamente ai rigori. Unico rammarico non aver visto gli spalti pieni di tifosi.

«Sicuramente, se avessimo avuto qualche disponibilità economica, avremmo potuto pubblicizzare di più l'evento ed avere una maggiore partecipazione di pubblico. A parte un trafiletto su Tuttosport e Stadio Goal, le trasmissioni sportive di Rai Tre Piemonte e delle reti private, Dario Castelletti su Radio Flash e ovviamente voi di Toro News , praticamente tutti gli altri hanno ignorato la nostra cartella stampa. Questo disinteresse, ovviamente, incide sui dati di “audience” che richiedono le aziende e il cuore, la soddisfazione di fare del bene, gli sguardi pieni di gioia di questi ragazzi non possono coniugarsi con il business».

La cosa strana è che non si tratterebbe di semplice beneficenza, voi portate nei campi italiani i colori Granata e avere il proprio nome sulle vostre magliette darebbe visibilità a diverse aziende che trarrebbero un doppio vantaggio: un’immagine positiva e la partecipazione della squadra ad eventi internazionali. Trovare i fondi è molto difficile, come vedete il futuro?

«Ora siamo in seria difficoltà nel continuare la nostra attività. Non siamo in grado di rimborsare i costi che i ragazzi sostengono per venirsi ad allenare (in alcuni casi sobbarcandosi centinaia di Km), non siamo in grado di partecipare alle trasferte che abbiamo in programma in Svezia, a Montecarlo, a Campione D’Italia, a Roma e a tante altre manifestazioni di beneficenza dove siamo invitati a partecipare. Proprio in questi giorni abbiamo dovuto rinunciare al Torneo Internazionale di Mantova per mancanza fondi».

Se dovessi lanciare un invito ad eventuali investitori?

«Il nostro appello è rivolto a tutte le istituzioni, alle fondazioni, agli imprenditori piemontesi e non, ai tifosi del Toro: non fate morire questa splendida eccezionale realtà. Spezzereste il cuore a ragazzi che onorano la maglia che fu del Grande Torino e che escono sempre dal campo a testa alta, con l'orgoglio di essere il Toro! Prendete contatto con noi, alla nostra mail torinofd.onlus@gmail.com»

Grazie e ancora complimenti per lo splendido Torneo.