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Una sconfitta che sa di vittoria

Per la prima volta nel 2011 i Granata sono stati sconfitti nei tempi regolamentari, confermando, attraverso le quattro reti segnate, la forte spinta offensiva che caratterizza gli schemi di gioco. L’incontro benefico giocato Sabato ad...

Matteo Baricco

Per la prima volta nel 2011 i Granata sono stati sconfitti nei tempi regolamentari, confermando, attraverso le quattro reti segnate, la forte spinta offensiva che caratterizza gli schemi di gioco. L’incontro benefico giocato Sabato ad Alba ha mostrato un Toro grintoso e tenace, capace di sfiorare il pareggio fino all’ultimo secondo disponibile

LA SFIDA NELLA SFIDA – come d’abitudine, il Torino FD non cerca incontri facili, affrontando qualsiasi avversario: i granata schierano in campo sordi, disabili relazionali e fisici, mentre il GSS Alba presenta una squadra formata da soli non udenti. L’inferiorità a livello motorio si è fatta sentire nella seconda parte della gara, dove i granata hanno subito la velocità degli avversari che, perfettamente normodotati nei movimenti, hanno saputo sfruttare le armi in loro possesso per ferire un Toro che non è stato comunque domato.

PRIMO TEMPO – la prima parte di gara viene ben giocata da entrambe le parti e interpretata con grinta fino al goal del vantaggio della squadra di Casa. Il Toro rialza subito la testa, guidato dal capitano Genta che lancia in Profondità Michele Daniele, offrendogli la perfetta occasione per il pareggio: forte diagonale e palla in rete. I Granata escono fuori e Soldatenkov firma il 2 a 1 dal limite interno dell’area, con un tiro potentissimo che sfiora la traversa. La reazione dell’Alba porta il risultato nuovamente in parità ma è Braglia, la punta del Toro, che decide il risultato della prima metà, segnando il primo Goal con la Maglia del Torino FD.

SECONDO TEMPO – La partita ricomincia come era terminata, con un Toro che attacca a testa bassa con il chiaro intento di chiudere la partita, ma che incontra sulla traiettoria dei propri tiri l’attento numero 1 del GSS, che sventa almeno tre nitide occasioni da rete. La superiorità fisica della squadra di casa si fa sentire dalle parti di Bertola, che deve raccogliere la palla in fondo alla rete per ben tre volte: i Granata subiscono in 10 minuti tre incursioni fotocopia dalla destra che sfondano la difesa e puniscono con dei precisi diagonali sul palo opposto. Sul risultato di 5 a 3 i giochi sembrano chiusi, ma il Toro non ci sta e continua la ricerca del Gol. Genta, il capitano, scaraventa all’incrocio dei pali un bolide che fa esultare troppo presto le tribune: la mano del portiere avversario sventa miracolosamente la minaccia, ma non può nulla al secondo tentativo dello stesso Genta, che firma un meraviglioso 5 a 4. L’ultimo minuto è tesissimo e si capisce che può succedere di tutto: Pinna si invola verso l’area avversaria, crea la superiorità numerica in fase offensiva, ma non vede i compagni al centro dell’area pronti ad appoggiare il pallone in rete, tira forte ma a lato, mancando l’occasione per un meritatissimo pareggio.

PARTITA DURA – da sottolineare l’agonismo visto in campo che talvolta, dato l’intento benefico dell’incontro, ha superato il limite del Fair Play. In campo si sono visti troppi brutti falli e qualche cartellino in più avrebbe calmato gli animi di un GSS Alba concentrato sulla vittoria a tutti i costi. Il clima si è riscaldato parecchio, ma è da sottolineare come il Toro si sia dimostrato squadra matura e corretta, non cedendo ad alcune provocazioni ed irregolarità viste in campo.

IL PUBBLICO – la cornice è stata eccezionale e ha sostenuto i granata fino all’ultimo secondo disponibile. Una delegazione è addirittura arrivata da Torino, formando un vero “gruppo da trasferta”, ai quali il Toro FD ha dedicato un lunghissimo applauso a fine partita. Applausi anche per il GSS Alba che si è dimostrata squadra temibile in grado di esprimere un ottimo calcio e un’ottima organizzazione. I complimenti vanno a loro per la vittoria, ma anche al Toro, che, indomito, accetta qualunque sfida, anche quelle in cui parte svantaggiato. Questo è un atteggiamento che piace ai tifosi ed è per questo che la sconfitta ha lo stesso un sapore di vittoria