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EURO 2016, il riscatto azzurro e il punto sul resto delle nazionali

Raffaele Lima

 

"La grandeur francese non ha deluso, fin qui, in questo Europeo. Partiva da favorita e al momento sembra essere una delle squadre più forti dell'intero torneo. Dopo la disfatta  degli anni precedenti, il lavoro di Laurent Blanc prima e Didier Deschamps adesso, sta ottenendo ottimi frutti, di cui i tifosi dell'Esagono ne devono andare più che fieri. Qualche critica il CT l'ha ricevuta nel corso di questi anni, soprattutto dopo l'esclusione di Benzema nei 23 convocati. La punta del Real Madrid è stata lasciata fuori a causa del suo coinvolgimento nello scandalo a luci rosse con Valbuena, ma tutto questo non ha scoraggiato il CT Didier, il quale ha preferito una linea molto più giovane, puntando su Martial e Coman. Il peso dell'attacco dei "Bleus" però è tutto su Antoine Griezmann, protagonista di una stagione a dir poco fantastica alla corte di Diego Pablo Simeone.

"Altra conferma di questo Europeo è la qualità dei 23 di Roy Hodgson, CT dell'Inghilterra dal 1 maggio 2012. Per i "Three Lions" il ritornello è sempre lo stesso dal 1966: si può vincere qualcosa? La situazione degli inglesi è davvero un paradosso, una nazionale che convive con il campionato più competitivo al mondo non vince da tantissimo tempo. Quest'anno potrebbe essere però  l'anno giusto, poiché, mai come oggi, gli inglesi hanno avuto una rosa così competitiva, ricca di giovani che, malgrado la loro inesperienza, sono pieni di talento. Il percorso in Francia per il CT Roy è iniziato subito in salita, con un pareggio contro la Russia, ma alla seconda partita, contro il Galles di Gareth Bale, l'orgoglio britannico è uscito fuori e gli inglesi hanno rimontato una partita fantastica, quanto pazza, con un gol di Vardy e un altro di Sturridge.

"Non si può non citare la nazionale tedesca di Loew. La Germania campione del mondo che, naturalmente, parte sempre favorita. Un progetto ben avviato, il cui ciclo sembra non terminare mai, soprattutto dopo la vittoria in Brasile, che li ha caricati sempre di più, rendendoli quasi invincibili. Alla Nationalmannschaft mancano tre pilastri in questa edizione dell'Europeo: Lahm, Mertesacker e Miroslav Klose, l'uomo dei record. Tutta questa esperienza e classe è stata sostituita da un ottimo mix di giovinezza e grinta, la quale si è incarnata negli ultimi anni in un giocatore simbolo per i tedeschi e non, ovvero Toni Kroos. La Germania è scesa in campo in Francia alla prima partita a Lilla, contro l'Ucraina, la quale è stata vinta per 2-0. Nel secondo match, i tedeschi hanno giocato una partita di equilibrio contro i polacchi di Nawalka, la cui prestazione ha fatto imbestialire Jerome Boateng.

"La regina in carica però è la Spagna di Del Bosque che dal 2008 regna la scena europea. Una Spagna che sta vivendo un restyling, sia dal punto di vista politico che da quello calcistico. Dopo gli addii di Xavi, Villa e Puyol, le chiavi della squadra sono state lasciate a Don Andres Iniesta, che, a suon di classe, sta trascinando la Roja agli ottavi di finale.

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