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Inchiesta Report, D’Angelo: “Al derby non voglio sentire i bovini cantare”

Il fatto / Nuove intercettazioni e una testimonianza dell'ex compagna di Bucci in risposta alle esternazioni di Agnelli

Redazione Toro News

 

 

Report torna alla carica. Lo fa a seguito delle dichiarazioni del presidente della Juventus, Andrea Agnelli. In replica all'inchiesta giornalistica mandata in onda una settimana fa dalla trasmissione di Rai3, il numero uno della società bianconera - davanti all'assemblea degli azionisti - aveva smentito ogni ipotesi di favoreggiamento del club all'ingresso degli striscioni dileggianti la tragedia di Superga nel derby del febbraio 2014. "Attenetevi ai fatti, alle prove e alle sentenze", aveva detto Agnelli facendo appello ad una sentenza della Corte d'Appello del gennaio scorso, in cui si sottolineava che gli autori dello striscione, rei confessi, erano stati assicurati alla giustizia.

Ebbene, Report ha contro-replicato, nella puntata di lunedì 29 ottobre, con ulteriori elementi sulla vicenda. Che chiariscono la trattativa tra Alessandro D'Angelo, security manager della Juventus, e Raffaello Bucci, allora Ultras dei Drughi, poi assunto dalla Juventus, infine suicidatosi nel 2016 dopo aver deposto davanti ai pm di Torino sui rapporti tra il club bianconero e i fenomeni di bagarinaggio. "Mi devi aiutare fratello", disse Bucci. "Con gli striscionisti, immagino", la risposta di D'Angelo. Gli ultrà minacciavano lo sciopero del tifo, il dirigente bianconero voleva evitarlo e, stando a quanto emerge, era disposto anche a far pagare alla società pesanti multe pur di assecondare gli ultrà. "Fino a 50mila euro posso arrivare (con la multa, ndr)". "No, non ce la fai compà". "Ti prego, non Superga".