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Matteo Sereni: il processo ripartirà a Torino

Il caso / La sentenza della scorsa settimana ha avuto l'effetto di annullare la sentenza di Tempio Pausania per difetto di competenza e non si tratta di un'assoluzione

Redazione Toro News

"In merito all'articolo pubblicato il 13 luglio scorso sull'ex portiere granata Matteo Sereni, e il caso giudiziario che lo vede imputato per abusi su minori, l'avv. Carsaniga - legale della sig.ra Silvia Cantoro, ex moglie del calciatore - precisa che "la sentenza della Corte di Appello di Sassari non assolve nel merito Matteo Sereni. La pronuncia ha l'unico effetto di trasferire l'intero iter processuale a Torino, avendo dichiarato il difetto di competenza del giudice di primo grado, il Tribunale di Tempio Pausania, che il 30 giugno 2015 aveva condannato il portiere a 3 anni e mezzo di reclusione".

"Si precisa altresì che, a contrario di quanto era stato affermato,"la sentenza di Sassari non ha nessun effetto immediato e diretto ha sui provvedimenti relativi al diritto di visita del padre con i minori. Ciò perché la sentenza di Tempio Pausania non è mai stata ostativa ai rapporti tra padre e figli, e di conseguenza il suo annullamento non fa venire meno in capo al Sereni, i provvedimenti limitativi nell'esercizio del diritto di visita, che invece sono regolamentati da altra sentenza, segnatamente dalla sentenza del Tribunale civile di Genova , che peraltro non è mai stato oggetto di impugnazione, sul punto, da parte del Sereni, e sul quale capo, pertanto, vi è acquiescenza. Inoltre Matteo Sereni non ha mai subito alcuna decadenza dalla potestà genitoriale, in quanto la sentenza di Tempio Pausania per avere effetto ed applicazione doveva passare in giudicato".