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Nole-Nadal-Federer, triumvirato tennistico

di Andrea Ferrini

 

Nadal e la ‘sua’ terra rossa erano compagni di gioie e vittorie da tempo. Per ben 37 partite consecutive il mattone tritato aveva accarezzato i colpi degli avversari e sparato...

Redazione Toro News

di Andrea Ferrini

Nadal e la ‘sua’ terra rossa erano compagni di gioie e vittorie da tempo. Per ben 37 partite consecutive il mattone tritato aveva accarezzato i colpi degli avversari e sparato come proiettili le risposte dell’alieno spagnolo. L’ultima occasione in cui Nadal venne tradito dalla sua rossa risale a quel famigerato ottavo di finale del Roland Garros 2009 contro Soderling. Oggi la rossa è rimasta ammaliata da un serbo.

Novak ‘Nole’ Djokovic schianta Rafael Nadal (7-5, 6-4) nella finale del Masters 1000 di Madrid e si conferma la terza forza del tennis mondiale. Con la vittoria dell’8 maggio porta la sua striscia di vittorie a 34, contando anche le due vittorie in singolare nella finale di Coppa Davis. Circa 6 mesi di sole gioie e un 2011, per ora, da incorniciare.

Dall’ultima sconfitta, contro Federer nel Master londinese, il serbo ha mostrato un’incredibile crescita fisica, tecnica e mentale. Il suo tennis è completo e percorre il campo in tutta la sua lunghezza e in tutta la sua larghezza. Impone il proprio ritmo e serve bene nei momenti cruciali, risolvendo scambi durissimi sparando siluri di rovescio incrociato che mettono in difficoltà chiunque.

Per la prima volta dopo 7 anni un giocatore diverso da Federer e Nadal ha la possibilità di diventare numero 1 del mondo. Infatti sono solo 1805 i punti di distacco tra lui e il n°1 Nadal, che potranno essere colmati se Nole vincerà gli Internazionali d’Italia a Roma con Nadal fuori prima delle semifinali, se conquisterà il Roland Garros o se arriverà in finale, a patto di vincere Roma.

Insomma Djokovic sta sfruttando al 100% il suo eccezionale stato di forma, eguagliando proprio Nadal che fino ad oggi era stato l'unico a vincere 3 Masters 1000 di fila (Monte Carlo, Roma e Madrid), ma contemporaneamente diventando il primo a farlo su due tipi di superfici. Arriva a sei nel conto dei tornei vinti di fila (4 sul cemento e 2 sulla terra) e si aggiunge agli unici tre (Federer, Ferrero e Soderling) che prima di lui erano riusciti a battere Rafa sulla terra da Monte Carlo 2005.

Ora, superato il durissimo test Nadal-su-terra, per Nole nulla è precluso. Neanche la vittoria al Roland Garros, che fino a poche ore fa sembrava essere solo una prerogativa del maiorchino. Adesso chi fermerà Novak Djokovic?