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Platini e le grandi battaglie: abolito l’uso dello scaldacollo

di Stefano Rosso

Con l'arrivo del caldo - per fortuna degli sportivi - è entrata in vigore l'ultima notifica regolamentare, fortemente voluta dall'Uefa, che ha ufficialmente proibito l'utilizzo degli scaldacollo....

Stefano Rosso

di Stefano Rosso

Con l'arrivo del caldo - per fortuna degli sportivi - è entrata in vigore l'ultima notifica regolamentare, fortemente voluta dall'Uefa, che ha ufficialmente proibito l'utilizzo degli scaldacollo. La campagna, portata avanti dal presidente Michel Platini in persona aveva avuto nei mesi scorsi l'appoggio involontario di alcuni tecnici della Premier League inglese del calibro di sir Alex Ferguson - che aveva attaccato l'equipaggiamento considerandolo "da femminucce" - e Roy Keane - che aveva invece avvertito i propri giocatori: "mettetevi addosso tutto quello che volete per giocare, ma sappiate che se poi perdiamo per colpa di qualcuno di questi accessori saranno le prime cose che vi tirerò dietro quando sarà infuriato - ma in realtà nessuno degli addetti ai lavori aveva mai realmente impugnato la causa nè tantomeno considerato la circostanza come una delle priorità regolamentari dell'Uefa.

In Europa ed in Italia in particolare, quindi, continua la crisi del pallone rotondo, con società e famiglie sull'orlo del fallimento e destino incerto per tutto il movimento, ma dallo scorso fine settimana nessun calciatore ha più indossato alcuna protezione contro il freddo.

Fortunamentemente, come anticipato in apertura, il tempo è stato clemente con gli atleti e nonostante le precipitazioni abbondanti cadute durante la settimana, il week end calcistico è stato piuttosto mite soprattutto dal punto di vista delle temperature che in alcuni casi - nel posticipo serale di Napoli, ad esempio - sono arrivate persino a giustificare le consuete maniche di camicia che il tecnico Mazzarri ama sfoggiare in qualsiasi stagione dell'anno sulla propria panchina.

Tuttavia, come troppo spesso ultimamente quando si parla di riforme, qualche interrogativo può sorgere spontaneo: tra tutti i problemi che stanno attanagliando il mondo dello sport era proprio necessario che l'Uefa - non le singole federazioni nazionali - scendesse in campo in prima persona per farsi promotore di questa "rivoluzione" fondamentale per il futuro del calcio europeo?