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A cosa è servita la sosta di campionato?

Editoriale / Il Torino non corregge gli errori visti col Frosinone e questa volta li paga

Gianluca Sartori

"A cosa è servita la sosta di campionato? La partita contro il Frosinone del 5 ottobre e quella a Bologna del 21 ottobre hanno avuto molto in comune. I granata, contro due squadre inferiori, sono andati avanti di due gol e poi si sono fatti riprendere sul 2-2. Una volta nuovamente sul pari, gli uomini di Mazzarri si sono rimessi a fare gioco e creare occasioni. Contro i ciociari Berenguer ha azzeccato un tiro e il Torino ha vinto, contro i felsinei Zaza ha lisciato un comodo pallone e il Torino ha pareggiato. La differenza è tutta qui, altrimenti parleremmo praticamente di due partite fotocopia, seppure sul piano del gioco il Torino abbia convinto più a Bologna rispetto a quanto fatto contro il Frosinone.

"Nei quindici giorni tra una partita e l'altra, la squadra di Mazzarri avrebbe dovuto e potuto lavorare con calma sui propri errori, analizzando soprattutto i motivi del blackout mentale che ha portato al pareggio della squadra di Longo per evitare di commettere le stesse mancanze a Bologna. Ciò non è successo e spiace constatare l'assenza di alibi; dei quattordici giocatori scesi in campo ieri, solo quattro (Sirigu, Rincon, Lukic e Parigini, questi ultimi subentrati) sono stati via con le proprie Nazionali. Ed è difficile parlare di errori di gioventù; quasi tutti i titolari di ieri erano giocatori con troppa esperienza di Serie A sulle spalle - eccetto forse un paio di elementi - per dare per vinta una partita quando si è sul 2-0 con ancora 35' di gioco davanti. Che Mazzarri debba rivedere il suo modo di comunicare con questo gruppo?

"E allora quanto accaduto ieri è il classico episodio cui si potrebbe guardare con rammarico a fine stagione se gli obiettivi non venissero raggiunti. E dopo un quarto di campionato, il Torino non è ancora riuscito a giocare una partita sullo stesso livello dal primo al novantesimo minuto, senza pause ingiustificate. Ma pare anche prematuro dire che quanto successo al Dall'Ara ridimensioni gli obiettivi di questo Torino; sul piano del gioco, della qualità e delle occasioni create, la squadra di Mazzarri si è dimostrata nettamente superiore al livello da salvezza risicata del Bologna. Per sbilanciarsi sulle prospettive del Torino, pare più giusto attendere gli scontri diretti con Sampdoria e Fiorentina.

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