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Abbiati, il Toro nelle mani

Il neo portiere granata passerà alla storia per un fatto da considerare epico: il numero uno, nato ad Abbiategrasso l’8 luglio 1977, è stato soffiato dal Toro alla Juve, retrocessa in B. Quando i tifosi granata hanno preso...

Redazione Toro News

Il neo portiere granata passerà alla storia per un fatto da considerare epico: il numero uno, nato ad Abbiategrasso l’8 luglio 1977, è stato soffiato dal Toro alla Juve, retrocessa in B. Quando i tifosi granata hanno preso d’assalto il suo sito ufficiale http://www.christianabbiati.it/ c’è stato un segnale chiaro: sarai il nostro portiere e così è stato. Ma quando mai i sogni granata sono diventati realtà? Che Babbo Natale si diverta a portare regali anche in estate è una magia firmata Urbano Cairo.

"Nella carriera dello spilungone lombardo ci sono state avvisaglie passate che l’hanno preparato a vestire la maglia granata. Intanto nasce da una famiglia di lavoratori, gente semplice, passione interista e l’idolo di casa è un certo Walter Zenga. Christian nei suoi primi anni di carriera lavora come panettiere (ricorda gli inizi di Jurgen Klinsmann) e poi si allena. Viene acquistato dal Monza e trova come allenatore Gigi Radice, non uno qualsiasi, ma l’ultimo mister che ha vinto lo scudetto granata. Chi è che gli insegnerà i segreti del mestiere, guantoni e grandi riflessi? Un certo Romano Cazzaniga, da sempre al fianco di Radice, da quando lui stesso assaggiò il Toro come giocatore, pardon, portiere.

"La chiamata del Milan arriverà nel 1997, davanti a sé ha gente come Lehmann e Rossi, ma il primo tornerà presto in Germania, mentre l’espulsione di Seba Rossi regala a Christian il debutto in serie A: 17 gennaio 1999 Milan-Perugia 2-1, in campo al 92’ al posto di Weah. Abbiati si gioca i numeri dell’esordio al Lotto e vincerà una bella sommetta. A questo punto riesce anche a difendere la porta dell’Under 21, all’epoca allenata da Marco Tardelli, ma il più bel traguardo è lo scudetto vinto con il Milan nel ’99. Il 15 settembre dello stesso anno esordisce anche in Champions League contro il Chelsea. Nel gennaio 2000 gli nasce la figlia Giulia. Nella Nazionale A ci va pochi giorni dopo essere diventato campione d’Europa con la Under 21, si infortuna Buffon e Zoff chiama Abbiati come terzo portiere. Il 25 luglio 2000 gli viene anche conferita la nomina di Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi.

"La sua carriera è tutta di marca rossonera anche se qualche anno più tardi dovrà lasciare il posto a Dida. Ma a metà agosto del 2005 Abbiati viene mandato in prestito alla Juve dopo il grave infortunio di Buffon, come risarcimento ai bianconeri, costretti a rinunciare ai servigi del loro numero uno. L’estate di un anno dopo: Abbiati torna a Torino, ma sull’altra sponda, una nuova avventura, ricca di pathos ed emozioni, un anno in prestito e poi chissà. In bocca al lupo Christian, questo matrimonio s’è fatto sul serio.