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Acquah, cessione o rinnovo? Le ultime due partite per convincere Mazzarri e società

Focus on / Il centrocampista ghanese non è affatto sicuro della riconferma e queste due partite potrebbero essere importanti per valutarlo ulteriormente

Silvio Luciani

Rimandato, questo il giudizio su Afriyie Acquah nella partita di Napoli. Riproposto titolare dopo diverso tempo, il ghanese ha avuto una grande opportunità per convincere Mazzarri ad inserirlo nella rosa del prossimo anno. Il ghanese ha sfoderato una prestazione tutto sommato sufficiente che non ha fatto altro che confermare i dubbi nei suoi confronti: è ottimo quando c'è da distruggere, meno quando bisogna costruire. Nel primo tempo con molti errori tecnici di tutta la squadra, non ci si poteva di certo aspettare che fosse lui ad innalzare il tasso tecnico della squadra. Nel secondo tempo si è poi reso utile con una partita ordinata, senza infamia né lode. Mazzarri ha detto a chiare lettere che sperimenterà i giocatori su cui non è sicuro di puntare e Acquah è uno di questi: il suo destino passa da SPAL e Genoa.

CONTRATTO - Insomma la società è ad un bivio, il contratto del ghanese è in scadenza nel 2019, quindi la cessione nella prossima sessione di calciomercato è l'unica alternativa ad un eventuale rinnovo, a meno che il Torino non voglia privarsene a parametro zero nella prossima estate. La carta d'identità segna ventisei anni e fino ad ora la mezz'ala granata ha messo in mostra soprattutto qualità fisiche, poche volte abbinate ad una lucidità tecnico-tattica sufficiente. Non è stato imprescindibile insomma, ma solo una buona alternativa in un centrocampo fatto di giocatori troppo simili tra loro. Baselli e Rincon dovrebbero essere sicuramente confermati e inoltre tornerà Lukic dal prestito. Valdifiori, Acquah e Obi sembrano in bilico, a patto di trovare alternative migliori.

LA STAGIONE - La stagione altalenante di Acquah si può riassumere in due partite: quella contro la Fiorentina in casa e quella a Marassi contro la Sampdoria. Contro i blucerchiati ha giocato la miglior partita dell'anno, segnando anche il gol del pareggio fino a quando, a causa della sua irruenza ha rimediato il secondo giallo che ha lasciato il Toro in 10. Contro la Fiorentina invece una partita troppo negativa per essere vera, in cui ha regalato letteralmente un gol alla Viola sullo 0-0. Manifesti perfetti di un giocatore potenzialmente straripante, ma troppo indisciplinato e con molti black-out. Il bottino del centrocampista conta comunque 77 presenze, 6 goal e 5 assist in tre anni con la maglia granata, di cui 20 in questa Serie A, anche se spesso da subentrato. L'impressione dello scorso finale di stagione, in cui Mihajlovic lo impiegò insieme a Baselli nel 4-2-3-1, era che il Torino potesse contare su un giocatore finalmente maturato, ma quest'anno non si è riconfermato a quei livelli e ora bisogna decidere: cessione o rinnovo?