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Affitto Filadelfia, Cairo: “Se il contratto non è ancora firmato non dipende da me”

Il presidente ha voluto pronunciarsi sulla questione che ha tenuto banco in questi giorni

Redazione Toro News

"Il presidente del Torino oggi ha parlato in una lunga intervista, dopo l'allenamento granata al Filadelfia: proprio sullo stesso storico impianto e sul contratto d'affitto che regolerebbe l'accesso della squadra per gli allenamenti ha voluto soffermarsi Cairo, volendo essere chiaro sul fatto che se la firma non è ancora stata messa, non è per colpa sua. Ecco le sue parole in merito:

""All'inizio dovevamo stipulare un contratto di 10 anni, ma non andava bene, così abbiamo aumentato a 20 anni. Poi prima non dovevano esserci le manutenzioni straordinarie, come succede in ogni contratto, nemmeno all'Olimpico, e poi me le hanno aggiunte. Nonostante questo le ho accettate. Tra parentesi, venire al Filadelfia - che per me è un onore - mi costa 500.000 euro in più rispetto alla Sisport e non ho mai detto neanche una parola. Se il contratto non è ancora firmato, non dipende da me, ma da qualcuno che ha sempre cambiato le carte in tavola. Io ho accettato ogni cosa che mi hanno chiesto, dai 10 anni alle manutenzioni straordinarie, cosa che non si è mai vista. Se qualcuno ci ha investito e ci ha creduto nel Filadelfia sono stato io, senza darmi arie, comprando centinaia di seggiolini."

"In più ha aggiunto: "Il Filadelfia è stato demolito nel 1997, è stato dismesso dal 1994, io sono arrivato nel 2005 e ho subito detto che ci tenevo che il Filadelfia ritornasse. Mi ricordo che facemmo una marcia -  che in molti non volevano - che partì in piazza Solferino e arrivò qui. Mi ricordo che dissi che avrei fatto in modo che lo stadio fosse ricostruito durante la mia presidenza. Poi non ho mai detto che sia mio il merito, ma certamente in questi anni, dal 2008 in poi, per quanto riguarda noi, abbiamo sempre spinto tantissimo. Io ho messo un mio manager che ogni lunedì veniva controllare i lavori, ho comprato io il progetto per sveltire le cose. E poi ho fatto qualche pressione perché il tutto partisse: c'era prima Chiamparino, poi Fassino - che secondo me ha un merito nella costruzione di questo stadio. Si stanno facendo discussioni puerili sul fatto di poter vendere o meno delle bibite dentro il Filadelfia. Questi sono i motivi per cui anche ritardiamo la firma."