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Ascoli-Torino 1-2 Si inizia con una vittoria

Primo tempo. La prima sorpresa é nella formazione: la coppia annunciata come titolare, oggi e più in generale nelle gerarchie di squadra, viene separata perché in campo accanto a Bianchi va Ebagua, e non...

Redazione Toro News

Primo tempo. La prima sorpresa é nella formazione: la coppia annunciata come titolare, oggi e più in generale nelle gerarchie di squadra, viene separata perché in campo accanto a Bianchi va Ebagua, e non Sgrigna.Pronti-via e subito Verdi inizia a mostrare scampoli della propria classe; a differenza di altri giocatori veloci e...basta, il ragazzino scuola Milan fa anche cose decisive, e -tanto per mostrare di non aver bisogno di inserimenti particolarmente “graduali”- le fa subito: dopo tre minuti, dribbling e cross in area dove Bianchi in spaccata mette dentro, o forse no, perché sul primo tentativo la palla bloccata da Guarna potrebbe aver varcato la linea bianca. Non comunque a giudizio della terna arbitrale, mentre dopo 70 secondi la supera di sicuro, nella porta opposta: calcio d'angolo, Andelkovic sovrasta Glik cui comunque cede qualche centimetro di statura e insacca nella porta lasciata sguarnita da un'uscita sbagliata di Coppola.Non si poteva iniziare peggio, anche se c'é da dire che da qui in avanti il Toro prende a dominare: l'Ascoli, ottenuto il vantaggio, si ritrae istantaneamente, e i granata collezionano occasioni. La più grossa tocca a Bianchi: gran palla di Basha per vie centrali, ottimo controllo del capitano che poi (forse si crede pressato, in realtà é solo) conclude al volo e malissimo. Peraltro positivo, il bomber, ma certo l'errore é grave.Guberti, beccato dal pubblico, fa poco di ciò che sa fare, e mentre l'aria é letteralmente bollente (nessuna metafora: 36° C) i granata trovano altre opportunità con Verdi, Bianchi ed Ebagua, ma vanno al riposo in svantaggio.Secondo tempo. Quel che fa davvero storcere la bocca (se non preoccupare, perché probabilmente é presto) é che nella ripresa la squadra sembri aver abbandonato completamente il proprio gioco, il gioco di Ventura: per cui, si vedono granata portare avanti la palla individualmente, cambiare gioco con lanci diagonali a volte anche difficili, tutto il contrario della ragnatela orizzontale con verticalizzazioni improvvise che dovrebbe avre costruito il tecnico.Il Toro poi un poco si scuote, andando vicino al pareggio con Ebagua (sfiora il palo, poi sostituito) e con Verdi (tiro a botta sicura, Guarna recupera con i piedi); sostanzialmente, il canovaccio non cambia, con gli ospiti a condurre la trama offensiva e l'Ascoli che in avanti tenta di non farsi neppure vedere. Ma chi segna ha ragione, e ad aver fatto gol -approfittando di un doppio svarione avversario- é stato l'Ascoli.Ventura toglie un deludente Guberti e uno stanchissimo Ebagua confidando sulla freschezza di Oduamadi e Antenucci. I granata continuano a provarci e il pareggio arriva, anche se solo su rigore, al termine comunque di un'azione manovrata; il trionfo personale del mister é proprio che a siglare il gol vittoria sia proprio il giovane Odu, inserito al posto della “stella” della squadra, grazie a un magnifico colpo di tacco di Bianchi che era entrato già nell'azione del penalty.Alla fine il Toro vince, il che é sempre la cosa migliore, senza esaltare troppo e comprendendo così che di lavoro da fare ce n'é molto. In difesa soffre pochissimo, ma l'Ascoli é avversaria modesta, mentre a centrocampo c'é da crescere; non mancano il tempo e le qualità.Ultima riflessione che lascia la partita appena conclusasi: nessuno dovrebbe pensare che il brillantissimo Verdi visto oggi possa chiudere il mercato: l'ex-rossonero é pur sempre un 19enne, la B é lunga e dura. Lo ha toccato con mano, oggi, il Toro di Ventura.

(foto M.Dreosti)