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Barreca, a Verona una delusione: tanti errori e la chance è sprecata

Focus on / La prestazione offerta dal terzino contro il Chievo non ha convinto. Serve più convinzione

Nicolò Muggianu

Barreca non convince contro il Chievo. Il terzino classe 1995, subentrato al 68' al posto di De Silvestri, non lascia traccia al Bentegodi: qualche incursione tentata, ma con poco successo, che evidenzia ulteriormente come il prodotto della cantera granata debba ancora apprendere e immergersi completamente nei dettami tattici di Mazzarri. Una ventina di minuti non esaltanti in cui, dopo aver fallito una buona chance in contropiede, l'ex Cagliari si perde spesso in giocate estemporanee, concedendo qualcosa di troppo in difesa. Sembra palese come al giocatore in questo momento manchino convinzione e continuità di minutaggio.

FIDUCIA - Una prestazione che potrebbe minare ulteriormente la fiducia di Walter Mazzarri. Perché se da un lato è vero che poco più di venti minuti non sono sufficienti per trarre conclusioni o giudizi definitivi, dall'altro il tecnico granata ha dimostrato di dar molto peso a tutte le occasioni (più o meno cospicue che siano) che concede ai giocatori che trovano meno spazio. “Con la Fiorentina ha fatto 25 minuti e purtroppo il risultato è andato in quel modo. - diceva di lui il tecnico di San Vincenzo prima del recupero contro il Crotone - Quando un ragazzo entra in una partita difficile, importante, anche quel tempo può bastare per essere valutato”. Parole che già in quelle settimane sapevano di mezza bocciatura e che oggi, dopo il pareggio contro il Chievo, potrebbero tornare più attuali che mai. Nello spezzone giocato al "Bentegodi", Barreca ha sbagliato qualche lettura difensiva che sarebbe potuta costare cara.

FUTURO - Attenzione però. Perché se è vero che una rondine non fa primavera, allo stesso modo, anche un paio di prestazioni sotto tono non possono bastare per bocciare definitivamente un giocatore. Specialmente un prodotto del vivaio come Barreca, ragazzo nel quale fino a qualche mese fa tifosi e società riponevano non poca fiducia. Da qui alla fine del campionato mancano ancora sei finali. Sei partite fondamentali per lui e per tanti altri che, dopo aver trovato poco spazio, saranno inevitabilmente valutati da Mazzarri in ottica futura. E a quel punto sì che verranno tratte le prime conclusioni...