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Baselli-Mandragora, il duello è anche per la Nazionale. Di Biagio aspetta segnali

Baselli-Mandragora, il duello è anche per la Nazionale. Di Biagio aspetta segnali

Il confronto / Entrambi i centrocampisti sono reduci dallo stage a Coverciano e sgomitano per un posto nella Nazionale del futuro

Redazione Toro News

La disfatta nei play-off contro la Svezia ha segnato la fine di un ciclo per la Nazionale e ha reso necessaria una rivoluzione. L’Italia è alla ricerca di una nuova generazione di talenti che possa riportarla a competere con le migliori selezioni mondiali. In attesa della scelta del nuovo CT, Gigi Di Biagio ha il compito di traghettare gli azzurri e di avviare il rinnovamento e il ricambio generazionale, favorito anche dal passato nell’Under 21. Due dei papabili componenti della mediana del futuro sono proprio Baselli e Mandragora: entrambi titolari, sono andati anche in rete nell’amichevole di mercoledì contro la Fiorentina Primavera. Daniele e Rolando si rivedranno al Grande Torino, ma questa volta per darsi battaglia e convincere Di Biagio a puntare su di loro. Un duello nel duello, dunque, per due giocatori potenzialmente in concorrenza per una convocazione.

ETERNO INCOMPIUTO? – Il numero 8 granata tornerà probabilmente titolare dopo alcune prestazioni in cui è apparso sotto tono che hanno portato alla panchina in casa del Verona. La trequarti sembrava poter diventare il suo habitat naturale, ma come è accaduto fin dagli esordi col Toro, ha alternato partite superlative ad alcune meno buone. L’ex Atalanta può indiscutibilmente fare ancora meglio in virtù del suo talento. Capita spesso di credere che sia a un passo dalla consacrazione definitiva, ma poi ricade nel limbo dell’immaturità calcistica e qualche tifoso inizia a storcere il naso. La tripletta di mercoledì e l’aria di Coverciano, possono averlo aiutato a scrollarsi di dosso anche le pressioni di risultati del club che stentano ad arrivare. Vuole tornare decisivo: obiettivo continuità.

PREDESTINATO – Per il regista di proprietà della Juventus la carriera è iniziata nel migliore dei modi. Dopo l’esordio precoce con il Genoa contro la Juve e la promozione in A da protagonista con il Pescara di Oddo, sembrava essere iniziata l’ascesa del classe ’97. La Juve lo acquistò a titolo definitivo ma un infortunio al piede destro lo costrinse ai box per quasi tutta la stagione. Una scalata solo rimandata perché da quest’anno è diventato imprescindibile nel Crotone, prima per Nicola e poi per Zenga e ha anche guadagnato la fascia da capitano dell’under 21. 25 presenze in 26 giornate tutte da titolare, mai sostituito e persino due gol per un ragazzo che all’occorrenza ha ricoperto anche il ruolo di centrale difensivo. Di Biagio lo conosce bene e gli ha costruito l’Under 21 attorno, ora anche lui punta alla Nazionale maggiore: obiettivo crescita.

Silvio Luciani