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Toro, Belotti-Zaza non pungono ancora: ma non è (solo) questione di intesa

Approfondimento / Il capitano del Torino, a segno su calcio di rigore: "Feeling con Zaza? C'è ancora tanto da fare..."

Nicolò Muggianu

Belotti-Zaza, è questione di feeling. I tifosi del Torino aspettavano di vedere i due attaccanti all'opera insieme da tempo. Esattamente dal 18 agosto scorso, quando Zaza atterrò a Caselle per trasferirsi ufficialmente dal Valencia al Torino. Sogni, fantasie, poi la "prima volta" nello scampolo finale del match vinto al Grande Torino contro la Spal. Poi ancora la Nazionale e l'ottantina di minuti disputati uno al fianco dell'altro contro l'Udinese, con risultati non del tutto convincenti. E infine il Napoli: la giusta occasione per vederli insieme dal primo minuto, considerato anche l'infortunio di Iago Falque.

ASPETTATIVE - Tante attese e tante aspettative, ma se i tifosi granata speravano di rifarsi gli occhi con una nuova "coppia del gol" già rodata e pronta a far male sin sa subito hanno dovuto ricredersi. Nemmeno contro il Napoli infatti, la scintilla d'intesa tra i due sembra essere scattata: tanta corsa, tanto spirito di sacrificio ma ancora poco fraseggio e armonia nei movimenti offensivi. Un epilogo tutto sommato prevedibile visti i continui moniti di Mazzarri, che sin dall'arrivo sotto la Mole del nuovo numero 11 granata ha sempre predicato calma: "Zaza è arrivato l'ultimo giorno di mercato - ha ripetuto come un mantra il tecnico di San Vincenzo - gli servirà del tempo per apprendere i meccanismi". Questione di movimenti da assimilare, gli stessi movimenti che Belotti e Iago Falque hanno avuto modo affinare e quasi "automatizzare" nel mese e mezzo passato tra Bormio e il Filadelfia. Soltanto a quel punto potranno farsi ragionamenti di tipo tecnico.

http://www.toronews.net/toro/torino-napoli-1-3-belotti-ci-mette-la-faccia-serve-guardarsi-negli-occhi/

"SERVE TEMPO" - Servirà altro tempo dunque. Anche se, con Iago Falque fermo ai box e l'Atalanta dietro l'angolo, Mazzarri avrà poco più di due giorni a disposizione per provare a premere il tasto "reset" nella testa dei suoi giocatori. Il tempo stringe, ma bisognerà provare risolvere al più presto il problema emerso nelle prime uscite stagionali: il Torino raramente è parso davvero minaccioso là davanti. Un limite non riferito in maniera esclusiva ai singoli Zaza e Belotti, ma piuttosto allargato all'intero reparto offensivo. La mancanza di rifornimenti adeguati, in particolar modo contro Napoli e Udinese, è stata sotto gli occhi di tutti: l'apporto in termini di cross dagli esterni non è stato all'altezza, così come spesso è mancato l'ultimo passaggio dalla tre quarti campo. Anche per questa ragione la sensazione è che saranno fondamentali per Mazzarri le giocate di Soriano e Iago Falque; ad oggi gli unici in grado di ricoprire il ruolo di rifinitori offensivi e "raccordo" tra centrocampo ed attacco. Intanto una cosa è certa: servirà altro tempo, ma soprattutto servirà lavorare ancora. "Zaza è un giocatore importante - ha dichiarato un Belotti visibilmente deluso nel post partita - ma per entrare nei meccanismi del mister c’è tanto da lavorare: è arrivato solo a fine mercato. Lavoreremo molto per trovare l’intesa giusta". Belotti e Zaza possono coesistere? Probabilmente sì, o almeno non basteranno due partite per dimostrare il contrario. Ma dietro di loro serve una squadra che li metta in condizione di incidere.