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Benfica-Torino, moduli e schemi a confronto: un test importante per i granata

Verso il match / La squadra di Lisbona conosce bene due moduli, mentre i granata provano il 4-3-3 contro una formazione di alto livello

Gualtiero Lasala

"Torino e Benfica si sfideranno domani sul campo dello stadio Da Luz di Lisbona, in onore dell'Eusébio Cup. Le due squadre sono molto diverse tra loro, ma stanno vivendo un periodo di cambiamenti entrambe. La formazione portoghese ha perso due interpreti molto importanti come Gaitan e Renato Sanches, mentre il Toro ha cambiato allenatore dopo un lungo periodo di 5 anni in cui a capo della squadra c'era l'attuale allenatore della Nazionale Giampiero Ventura. Ma vediamo come possono cambiare le due formazioni.

"MODULO - Il Benfica non ha un modulo fisso, ma già nella scorsa stagione prediligeva il 4-4-2, con due centrocampisti più avanzati che cercavano di dare sostegno alla manovra offensiva: ma, come si è visto anche in Champions League, la squadra portoghese ha anche sperimentato un nuovo modulo, il 4-2-3-1, soprattutto quando tra le file della formazione mancava Gaitan. Quindi i portoghesi hanno a disposizione due moduli che possono essere efficaci contro il Torino. La squadra granata, d'altro canto, dopo aver abbandonato lo storico 3-5-2 che ha accompagnato questi 5 anni di gestione Ventura, sperimenterà davanti ad una grande squadra questo nuovo modulo, il 4-3-3, più offensivo e con una difesa rivoluzionata rispetto allo scorso anno non solo per il numero degli interpreti del reparto difensivo, ma anche perché non c'è più il capitano granata Kamil Glik.

 Il tecnico del Benfica, Rui Vitoria

"TATTICHE - La nuova squadra che sta costruendo Mihajlovic tende ad avere il controllo del pallone, proprio come il Benfica: la squadra granata, perciò, proverà a dettare i propri tempi di gioco, in modo tale da non essere troppo succubi del gioco degli avversari. Sarà un test importante soprattutto per il Torino, che si troverà davanti a molte difficoltà in casa di un avversario alquanto temibile: ma Mihajlovic vuole proprio questo, come lui stesso ha dichiarato in conferenza stampa ieri mattina.