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Bertolacci-Baselli, il rossonero si rende più pericoloso: il granata deve ancora crescere

Risultato testa a testa / Nel match di San Siro la mezzala si accende, ma sparisce troppo presto dalla scena

Gualtiero Lasala

"Torino e Milan si sono affrontate due giorni fa a "La Scala" del calcio, con i rossoneri che hanno vinto di misura contro la truppa granata, grazie al gol di Antonelli in una mischia in area. Il duello in mezzo al campo più atteso era quello tra Bertolacci e Baselli, due giocatori senza alcun dubbio di talento e che saranno protagonisti del calcio del futuro. Ma nella sfida di San Siro è uscito vincitore, in tutti i sensi, il giocatore alla corte di Mihajlovic, per quello che è stato visto sul campo da gioco.

"PERICOLOSO - Bertolacci è stato uno dei protagonisti della manovra del Milan, rendendosi pericoloso più di una volta nella metà campo del Torino. Egli si è msso sempre in modo intelligente, seguendo i dettami del suo allenatore, che ha trovato per lui l'impiego migliore: insieme a Honda e Bonaventura è stato tra i più attivi in campo: è stato anche fermato con le "cattive" in determinate occasioni (vedi il fallo di Belotti sul centrocampista rossonero), avendo messo in mostra la sua classe ed essendo carico per la partenza da titolare.

 Bertolacci in azione sabato sera: centrocampista attivo e dinamico

"ALTERNATO - L'aggettivo più adatto a Baselli è proprio questo: alternato. La sua partita di San Siro, se si vuole, rappresenta in parte la sua stagione corrente: spumeggiante all'inizio, avendo creato anche un'occasione importante che Belotti non ha concretizzato. Ma non solo, sembrava in grado di ripetere la prestazione rocciosa dell'andata, e per un tempo del match è stato molto attivo; nel secondo tempo si è visto progressivamente sempre meno, diventando tra i centrocampisti granata più arretrati, non pensando più ad attaccare il Milan in vantaggio. Ha avuto un'opportunità davvero grande, nello stadio dei rossoneri, ma non è riuscito a tenere i ritmi per permettere al Toro di conquistare il pareggio. Occasione sfumata, ancora una volta: peccato.