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Bologna-Torino, i temi tattici: profondità e spazi in area le armi giuste

Verso l'esordio / La partita contro il Cittadella insegna come fare male ai rossoblù: tanta verticalità, sfruttando la lentezza della retroguardia

Nikhil Jha

"Dal granata... al granata, per affossare il Bologna. Il Toro certo non ha bisogno di lezioni, ma può osservare la partita persa malamente dagli uomini di Donadoni contro il Cittadella per trarre spunti interessanti dalle principali debolezze dei felsinei, che sono uscite tutte insieme nella disfatta storica in Coppa Italia contro la squadra di Serie B, vittoriosa al Dall'Ara per 0-3, dopo l'espulsione di Simone Verdi al 5' del primo tempo che ha complicato i piani di Donadoni.

"La chiave di volta della partita è stata la continua ricerca della verticalità da parte dei veneti, che hanno approfittato di una difesa molto alta e così facendo molto esposta agli inserimento degli esterni avversari: nei primi due gol, la squadra emiliana si è fatta sorprendere alle spalle, pagando una retroguardia ancora da rodare (come vi abbiamo raccontato QUI). I nuovi acquisti De Maio e Gonzalez, al centro della difesa, hanno lasciato parecchio a desiderare anche in fase di marcatura, lasciandosi sfuggire Kouame prima e Litteri poi per la prima e la terza marcatura.

 Scatto di Chiara Brunero

"Ed è questa la seconda chiave che il Torino potrà usare per scardinare la difesa avversaria: sfruttare il movimento in mezzo all'area di Belotti e la sua esplosività, capace di lasciare sul posto gli avversari nel breve come di reggere il confronto fisico, per duellare in mezzo all'area. Svuotare l'area per lasciare libero il Gallo di colpire, dunque, può essere un'altra buona arma a favore della squadra di Mihajlovic, che dovrà far valere la sua maggiore qualità. La rincorsa europa, quest'anno esposta alla luce del sole, parte dal Dall'Ara, e di lì si capirà se alle parole dell'estate potranno seguire i punti in campionato.