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Bremer, altro che oggetto misterioso: è lui la sorpresa della notte di Anfield

Focus on / Il difensore brasiliano ha sfoderato un'ottima prestazione contro il Liverpool, dimostrandosi pronto per dire la sua in questo Torino

Silvio Luciani

Altro che ripiego: in poco tempo Gleison Bremer è passato dallo status di oggetto misterioso a quello di piacevole scoperta. Dopo la telenovela infinita per portare Verissimo a Torino, il ds Petrachi aveva chiuso in pochissimo tempo l'operazione con l'Atletico Mineiro per circa 6 milioni di euro. Una dinamica del genere poteva far pensare che il numero 36 del Toro fosse semplicemente un'alternativa rispetto a Verissimo, ma sul campo Bremer sta smentendo questa ipotesi. Il classe 1997 è uno dei prospetti brasiliani più interessanti nel ruolo e le prestazioni contro Chapecoense e Liverpool lo hanno dimostrato.

QUALITÀ - Quella di Bremer è stata una partita ottima, e la sua prestazione assume valore doppio se consideriamo il diretto avversario di ieri sera. Sadio Manè è indubbiamente uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, sicuramente uno dei più veloci. Nonostante questo, e la paura che potesse subire un po' di timore reverenziale, il brasiliano ha anticipato il numero 19 del Liverpool praticamente sempre, risultando elegante ed efficace. Non solo ottime doti di marcatura, Bremer si è ben comportato anche in fase di uscita e di possesso: con un pressing asfissiante e raddoppi continui da parte del Liverpool, ha sempre gestito il pallone con freddezza, dimostrando di essere in grado anche di dare del tu al pallone.

http://www.toronews.net/toro/le-pagelle-di-liverpool-torino-3-1-sirigu-e-sempre-lui-bremer-e-meite-ok/

MARGINI DI CRESCITA - Se la personalità e la sfrontatezza sono le note positive della serata, c'è anche qualche margine di miglioramento per il giovanissimo difensore. Il rigore concesso (seppur generoso) si sarebbe potuto evitare, così come il terzo goal. C'è da migliorare qualche automatismo e l'intesa con i compagni di reparto, che proprio nel goal di Sturridge non ha funzionato al meglio, complice anche un po' di stanchezza. Avere Walter Mazzarri come maestro è garanzia di qualità e il tempo di sistemare questi dettagli per il ventunenne c'è tutto. Nel frattempo se Bremer è il difensore visto ieri sera, non può che essere titolare nel Torino e nella Serie A italiana.