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Cairo: “Obiettivo Europa, ma sarà difficile. Derby della Mole a Pechino? Perché no…”

Il Presidente granata parla di Lega Calcio, riforma della Premier e obiettivi stagionali

Redazione Toro News

"Il Presidente del Torino Urbano Cairo torna a parlare, e lo fa sulle frequenze di Radio 24, nella trasmissione "Tutti Convocati". Tra i temi toccati dal Presidente, i recenti avvenimenti in Lega Calcio, la riforma della Premier, il mercato e gli obiettivi stagionali del suo Toro: "Il Lodo-Cairo (leggi qui) non esiste con questo nome, l’importante era smettere di parlare di nomi ma parlare di azioni da fare per il nostro calcio. Sulla riforma inglese, anche per me il calciomercato deve chiudere prima dell’inizio del campionato, la scelta della Premier mi sembra giustissima. Zappacosta è andato via l’ultimo giorno, mi è anche dispiaciuto però era un’opportunità per lui e per noi. E’ normale che tutto si sincronizza all’ultimo giorno che ora è il 30 agosto e che diventerà il 7 agosto,  quindi inevitabilmente ci sarà una concentrazione di affari negli ultimi giorni. Liti in Lega Calcio? Io non ho sentito queste parole riportate da alcuni giornali. Abbiamo perso tempo, siamo diventati il quarto calcio d’Europa. Abbiamo perso molto valore, ora la Lega gestita da manager, dobbiamo cercare un management valido. La Liga spagnola ha 250 dipendenti di cui 50 in giro per il mondo, hanno avuto grandi ricavi dai diritti internazionali”.

"Cairo, poi, prosegue sulla Nazionale: " Ho sentito Ventura, mi sono fatto l’idea che siamo in una fase di passaggio, ci sono grandi calciatori con un’età e altri giovani. Credo che il nostro ct Ventura sia molto bravo, io l'ho avuto cinque anni e nella mia squadra ha fatto veramente cose eccellenti perché ha sviluppato le conoscenze e le capacità di tanti giovani giocatori che poi sono diventati giocatori importanti per il Toro e per la nazionale, penso a Immobile, penso a Darmian, penso a tanti giocatori che hanno fatto poi benissimo, Zappacosta stesso”

"Per quanto riguarda il Toro, invece: "Torino-Juve giocata a Pechino? Perchè no, il calcio è globale, anche se i tifosi vanno tutelati, occorre preservare e rispettare il tifo. L'obiettivo stagionale del Torino è andare in Europa, progetto biennale con Mihajlovic. Sarà comunque difficile, ci sono squadre che si sono molto rinforzate come il Milan. Abbiamo fatto una buona campagna acquisti, abbiamo aggiunto Niang ad un attacco già molto buono.Aabbiamo un centrocampo che si è rinforzato con Rincon, una difesa che si è altrettanto rinforzata con l’arrivo di giocatori come N’Koulou, Lyanco, Bonifazi e Ansaldi. Abbiamo poi tenuto giocatori importanti come Belotti, e nessuno si è avvicinato alla sua clausola rescissoria. Lo avevo detto chiaramente, solo se fossero arrivati dall’estero con il pagamento della clausola, Belotti sarebbe partito”.