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Cairo-Pozzo, tra scelte difficili e problemi societari: presidenti a confronto

Il confronto / Trascorsi simili, ma un passato molto diverso. E un progetto a tratti invidiato, a tratti criticato...

Gualtiero Lasala

"Il 2015 del Torino sta per concludersi, ma prima di andare in vacanza, la squadra granata dovrà affrontare l'Udinese, che naviga la quindicesimo posto con 18 punti, a più 4 dalla zona retrocessione. Il Toro ha bisogno di una scossa dopo la batosta in Coppa Italia, per poter ancora ambire all'Europa. Il confronto, però, si sposta anche in riferimento alla società, ed in particolare ai due presidenti di Torino e Udinese: Cairo e Pozzo.

"INIZI AGLI ANTIPODI – I due dirigenti hanno acquistato le loro rispettive squadre in due periodi diversi, ma in condizioni assai simili: il patron granata arrivò nel 2005, dopo il fallimento della società del Torino, e la fece ripartire da zero, con difficoltà e scelte difficili; Pozzo invece comprò la società dell'Udinese nel luglio del 1986, in un momento di grave difficoltà per la squadra friulana. Ma i due uomini hanno avuto senz'altro due trascorsi diversi. Il numero uno dell'Udinese è stato più volte nell'occhio del ciclone per alcuni scandali, come il l'accusa per falso in bilancio del 1998, terminata poi nel 2004 con un patteggiamento. Invece Cairo ha sempre agito un po' nell'ombra, cercando di ricostruire una grande squadra ma senza mai esagerare.

 Giampaolo Pozzo, patron dell'Udinese dal 1986

"CONQUISTE E SOCIETÀ – Sotto la guida di Pozzo, l'Udinese ha ottenuto molto in campo: ha raggiunto l'Europa, addirittura arrivando in Champions League sotto la guida di Luciano Spalletti, ai preliminari della stessa competizione con Guidolin. Anche Cairo, sempre a piccoli passi, è riuscito a vedere una competizione europea, l'Europa League, proprio due anni fa, uscendo anche con molto onore agli ottavi. Ma appunto, per quanto siano relativamente simili i due presidenti, differenziano ancora per un fattore: Pozzo ha acquistato l'Udinese, ma in seguito anche il Granada (2009) e il Watford (2012), detenendo quindi la proprietà di tre squadre in altrettanti campionati differenti.

"Domenica alle 18 Torino e Udinese scenderanno in campo con motivazioni differenti, ma con un passato simile, per quanto riguarda i patron. Tra due giorni si vedrà, per quanto in modo limitato, quale delle due società ha agito meglio, e soprattutto quale delle due potrà ambire a qualcosa di più della semplice salvezza.