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Torino: Cairo blinda Ljajic, Mazzarri non lo vede. Lui intanto dispensa assist

Calciomercato / Mazzarri non è convinto, Cairo sì: "Ljajic è un giocatore fondamentale, non si muove da Torino"

Nicolò Muggianu

"Il Torino si interroga sul proprio futuro e, soprattutto, sul futuro del proprio numero 10. Con l'arrivo di Mazzarri qualcosa è sicuramente cambiato: innanzitutto sono cambiate le gerarchie e a pagarne il prezzo più salato è stato senza dubbio Adem Ljajic. Dopo aver recuperato dall'infortunio, ci si aspettava di rivederlo in campo sin da subito; da protagonista assoluto. Ma così non è stato. Prima la panchina contro il Bologna, poi quelle contro Sassuolo e Benevento. Insomma se un'esclusione può rappresentare un indizio, tre (e per di più consecutive) non possono che essere una prova.

"I DUBBI - "Non ho voluto rischiarlo" aveva provato a glissare Mazzarri al termine delle prime due partite, che già avevano fatto intuire come qualcosa tra Ljajic e l'allenatore toscano non funzionasse alla perfezione. Ora però non ci si può più nascondere dietro un dito: il fantasista serbo ha recuperato appieno dall'infortunio e le ripetute esclusioni sono da ricollegarsi piuttosto a un discorso di tipo tecnico-tattico. Quel che si può dire, senza ombra di dubbio, è che se prima Ljajic era il pupillo di Mihajlovic, sotto Mazzarri è un elemento che si deve guadagnare il posto. All'interno di questa situazione si inserisce lo Spartak Mosca, che nei giorni scorsi ha presentato un'offerta da 10 milioni. Pochi, troppo pochi per il Torino. Soprattutto se si considera che il numero 10 è vincolato alla società piemontese con una clausola rescissoria valida per l'estero da 25 milioni.

"LA CHIUSURA - Ad oggi però il problema non sembrerebbe porsi nemmeno. È vero, il mercato russo chiude il 24 febbraio e c'è ancora molto tempo perché le cose cambino. È altrettanto vero però che lo Spartak non sembra intenzionato ad avvicinarsi alla richiesta di almeno 16-18 milioni formulata dal Torino. Inoltre, cosa ancor più importante, nelle ultime ore sembra essere arrivata la chiusura definitiva di Urbano Cairo. “Ljajic è un giocatore importantissimo - ha dichiarato il patron granata questa mattina ai microfoni di RMC Sport (LEGGI QUI) - Si è appena ripreso, è un giocatore importante e molto considerato dal mister. Se resta a Torino? Certo, abbiamo rifiutato offerte importanti”.

"IN FORMA - Se non una chiusura totale, poco ci manca. Nell'allenamento di questa mattina intanto, Ljajic è parso sorridente e spensierato ed è stato provato da Mazzarri prima come attaccante esterno sinistro del 4-3-3, poi come trequartista nel 4-3-1-2 alle spalle di Belotti e Boyé. Con ottimi risultati: il serbo ha confezionato tre assist millimetrici per i compagni (LEGGI QUI), mettendosi in evidenza sotto gli occhi attenti del mister toscano. Intanto il Torino ha vinto anche ieri e se dopo la partita contro il Bologna, Mazzarri aveva deciso di confermare in blocco la formazione anche a Reggio Emilia perché, a suo dire, "cambiare un solo elemento mi sarebbe parso penalizzante per chi avrebbe perso il posto", anche a Genova le cose potrebbero ripetersi. Intanto, se le parole di Cairo sembrano togliere i dubbi sul suo futuro, resta da capire quale sarà, da qui a giugno, il ruolo di Ljajic in questo Torino.