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Caro Torino di Ventura: adesso sognare si può e si deve

Torino-Sampdoria 2-0 / Contro i blucerchiati un'altra prova di forza per un Torino che è la squadra migliore della prime quattro giornate

Gianluca Sartori

"Dove può arrivare questo Torino? Difficile dirlo a metà settembre, dopo solo quattro partite disputate. Fermiamoci allora al dato oggettivo: l’onestà intellettuale fa affermare che i granata sono stati la squadra migliore di questo avvio di Serie A 2015-16. Vero, l’Inter ha due punti in più, ma per quanto hanno fatto vedere gli uomini di Mancini, questo primato in classifica è grasso che cola. Tutti e quattro i successi nerazzurri sono arrivati grazie a vittorie di misura, frutto di reti a tempo scaduto e di sfortuna degli avversari.

"E’ il Torino di Ventura, al momento (e sottolineiamo: al momento), la squadra più forte in Italia. Sfidiamo chiunque a trovare, in questo momento, un difetto al collettivo granata. C’è il gioco, grazie a meccanismi oliati da mesi se non anni, e c’è la capacità di concretizzarlo; segnano difensori, centrocampisti e attaccanti. C’è la solidità difensiva, ci sono le convinzioni e c’è il carattere, che ha permesso di rimontare gli avversari in tre partite su quattro; e ora non si può nemmeno più parlare di partenze “diesel”, visto il primo tempo di ieri, che ha completamente annichilito la Sampdoria di Zenga che resta una squadra tra le più valide del panorama calcistico.

"Ma la cosa più bella è che quanto gli uomini di Ventura si sono conquistati e si conquisteranno non è frutto del caso, ma di mesi di lavoro e programmazione. La squadra pronta al 95% per il primo giorno di ritiro, il calciomercato che ha trattenuto quasi tutti i pezzi pregiati innestando alcuni tra i migliori prospetti italiani, un gruppo che trova nel mix tra giovani ed esperti la scintilla giusta che fa sì che tutti rendano al meglio delle proprie possibilità.

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"E’ giusto allora che questo Torino, insieme al suo pubblico, inizi a sognare. Questa squadra ha tutto davanti. Si mantengano i piedi per terra e si rimanga umili, perché è questo il segreto del gruppo; per quanto possibile si continui a viaggiare a fari spenti. Al bando la presunzione, perché si fa presto a passare dalle stelle alle stalle.  Ma si abbia anche la consapevolezza che oggi come non mai, si può davvero costruire qualcosa di straordinario.