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Carpi-Torino, Zappacosta non brilla: c’è la possibilità di fare meglio

Carpi-Torino 1-2 / Zappacosta delude alla seconda da titolare: quanta fatica con Gabriel Silva. Ora archiviare e ripartire

Gianluca Sartori

"Il vero Davide Zappacosta non è quello visto al “Braglia” di Modena. Il fluidificante classe 1992, arrivato al Torino in estate per 5.5 milioni di Euro, ha messo in campo una prova non sufficiente contro gli emiliani, certamente al di sotto delle aspettative. L’infortunio di Bruno Peres gli ha consegnato le chiavi della fascia destra del Torino, ma l’obiettivo per le prossime apparizioni è quello di innalzare il livello di gioco.

"POCHI CROSS, ZERO SPINTA - L’avvio contro il Carpi sembrava promettere bene, con un cross pericoloso prodotto al 2’ di gioco, anche se l’azione si è poi conclusa con un tiraccio da fuori di Gaston Silva. Peccato che quello sia rimasto praticamente l’unico traversone proposto dall’ex atalantino (a fine partita se ne conteranno in tutto tre). Mai propositivo e troppo attendista (zero tiri in porta, male per un esterno di Ventura), il laterale classe 1992 non è mai riuscito a leggere le situazioni di gioco e tante volte si è fatto sorprendere dalla coppia Martinho-Gabriel Silva. Proprio il laterale brasiliano, suo dirimpettaio, è stato tra i protagonisti della vittoria emiliana, costringendolo spesso al fallo (con 4 falli fatti è il granata che ne ha commessi di più, insieme a Maxi Lopez). Emblematico è poi il frangente del gol del vantaggio: Zappacosta è poco reattivo e lascia troppo spazio a Silva, che rientra sul destro e calcia verso la porta di Padelli. Infine, il dato delle palle perse: ben cinque, il primo giocatore tra i 22 in campo in questa spiacevole classifica.

"ARCHIVIARE E RIPARTIRE - La seconda apparizione da titolare si è risolta insomma in una serataccia. Da Zappacosta è difficile attendersi doti da funambolo come quelle di Peres, ma un calcio migliore è ampiamente nelle sue corde, come ha dimostrato a più riprese nell’Atalanta, quando si è affermato come uno dei migliori prospetti italiani del ruolo. Adesso anche Zappacosta - che tra l'altro, zoppicante, ha ceduto il posto al 73' a Martinez - deve archiviare e ripartire, consapevole della fiducia del Torino e del fatto che Ventura sa come lavorare con gli esterni. Un certo Matteo Darmian insegna…