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”Chi non è con me, è contro di me!”

di Alessandro Salvatico - E' difficile trovare le parole, dopo l'ennesima giornata triste, per parlare di Toro; é difficile perfino trovare la voglia di farlo. Non invidiamo Papadopulo, che dovrà invece trovarle,...

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico - E' difficile trovare le parole, dopo l'ennesima giornata triste, per parlare di Toro; é difficile perfino trovare la voglia di farlo. Non invidiamo Papadopulo, che dovrà invece trovarle, tante, diverse per ciascuno dei 26 uomini che dovrà stimolare, incoraggiare, conoscere.Perché nessuno si nasconde che quello della squadra granata sia un problema di testa. Lo ha detto chiaramente Alessandro Budel nel post-partita, analizzandola in maniera lucida: “Quando prendiamo uno schiaffo, non sappiamo reagire, e ci disuniamo subito”. Diventano quasi incapaci di praticare il gioco del calcio, aggiungeremmo.Si dice che Papadopulo sia un motivatore, e allora buon lavoro mister, avrai il tuo bel daffare. A proposito del mister: valutare il suo lavoro dopo tre giorni é ovviamente impossibile; c'é però qualcosa da apprezzare, ed é tutto racchiuso nell'attimo dell'infortunio occorso a De Vezze: ci abbiamo visto duttilità e coraggio. La prima dote é proprio quella che ci aveva rivelato Andrea Ardito in un'intervista di pochi giorni fa; il cambio operato con l'ingresso di Lazarevic non é stato obbligato, c'era Obodo che si scaldava fin dal 1', ma ad un tratto il tecnico ha preferito cambiare tutto. Lo stesso cambio denotava inoltre quella voglia di vincere che ci ha fatto intravedere il “coraggio” di questo esperto allenatore.Ma sono tutte cose che non sono bastate, che non possono bastare, davanti ad un gruppo in crisi.E oltre ai limiti mentali del momento, c'é altro, c'é di peggio, in questa squadra; lo si intuisce da alcune delle parole del tecnico a fine gara, quando sbotta “Chi é con me, é con me; per chi non lo é, beh, io dico: non si aspettino che faccia loro da parafulmine”. Parole forti, cui non siamo abituati. Parole che hanno fatto sussurrare, ai presenti in mixed-zone, “Quest'uomo ha già capito parecchie cose”. Insomma, per farla breve, se c'é qualcuno che scontenta il “Papa” dal punto di vista del carattere e del sudore profuso, questo qualcuno non godrà di attenuanti o protezione; guarderà giocare altri al suo posto. Intento lodevole, quello del mister; ci voleva. Speriamo che gli lascino davvero carta bianca, e che non finisca per essere proprio lui quello lasciato “senza parafulmine”.