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Atalanta – Torino: c’è bisogno di segnali contro il rischio-appagamento

Verso Atalanta – Torino / A Bergamo c'è bisogno di una prestazione importante: un finale di stagione in calando non sarebbe degno di questa annata

Gianluca Sartori

"L'avventura europea si è conclusa agli ottavi e, per come si è svolta, può tranquillamente essere archiviata come un successo. La salvezza è stata già abbondantemente conquistata e il Torino ha dimostrato di essere cresciuto come società e come squadra, potendo fare a meno di una coppia da 40 gol che ha salutato tutti l'estate scorsa. La zona europea è al momento alquanto distante: per riaffacciarvisi serve rimontare sette punti in dieci giornate, non esattamente una passeggiata. Non c'è un posto a Mondiali o Europei da conquistarsi a fine stagione, come nella scorsa stagione.

"C'E' ANCORA TANTO DA FARE - Però se ti chiami Torino, è vietato guardare alle dieci partite che rimangono come un tramite, un mero intermezzo tra la stagione presente e quella dell'anno prossimo. Ci sono ancora tanti obiettivi da raggiungere: oltre al dovere di non lasciare nulla di intentato per rientrare nelle prime sei posizioni, di cui si è parlato a sufficienza, ci sono partite importanti e prestigiose da disputare, prima fra tutte il derby della Mole. C'è anche l'obiettivo, meno banale di quanto si pensi, di finire il campionato tra le prime otto, per poter iniziare la prossima Coppa Italia direttamente dagli ottavi di finale a gennaio, come successo quest'anno. Insomma, se ti chiami Torino, è vietato abbassare la guardia e pensare già al futuro: il futuro è adesso e va ancora conquistato.

"UN FINALE IN CALANDO? NON SAREBBE DEGNO DI QUESTO TORO - Ventura lo sa benissimo, e in questi giorni si sta prodigando per tenere la squadra sulla corda. Già a Bergamo allora, contro una squadra che vuole evitare un finale di stagione da panico, sono attesi segnali importanti in questo senso. Il Torino non deve abbassare la guardia, nonostante la stagione sia stata lunghissima. Guai a cedere al senso di appagamento in cui umanamente si potrebbe cadere: non sarebbe da Toro, ma soprattutto, stonerebbe parecchio con la stagione che stanno conducendo gli uomini di Ventura. E sarebbe un vero peccato...