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Controllare, contenere e poi provare a colpire: così sono nati gli 0-0 del Torino

Approfondimento / Cinque volte in trasferta in questo campionato i ragazzi di Mazzarri sono usciti dal campo con un pareggio per 0 a 0 e non è un caso

Luca Sardo

Il Torino di Mazzarri fino ad ora ha ottenuto cinque pareggi per 0 a 0 in trasferta in questo campionato. In tutti questi casi i granata sono scesi in campo con una formazione molto difensiva e guardinga con lo stesso piano di gioco: gestire la partita, evitando di prendere gol nel primo tempo, difendere e nel secondo tempo provare a colpire, inserendo un attaccante dalla panchina e provare a segnare il gol dell’1 a 0 nei minuti finali per portare a casa l’intero bottino.

TUTTI I CASI – Una dimostrazione è l’ingresso di Parigini a Napoli al 78’ al posto di Ansaldi: il tecnico granata voleva sfruttare la velocità del giovane classe ’96 per portare a casa tre punti che sarebbero stati fondamentali per la lotta europea. Anche a Bergamo è successa la stessa cosa: Zaza che entra all’89’ al posto di Baselli per provare a cercare la rete del vantaggio in extremis. Contro la Spal invece questa tattica non è potuta avvenire. Infatti, a causa dell’espulsione di Nkoulou al 65’, Mazzarri non ha potuto inserire l’attaccante prescelto. Secondo i piani del mister, sarebbe dovuto entrare Iago Falque o Berenguer per provare a sorprendere gli avversari, ma l’imprevista espulsione del difensore camerunese ha rovinato i piani di Mazzarri. In tutti questi casi, le intenzioni dell’allenatore toscano sono sempre state le stesse.

PIANO GARA – Questo piano gara descritto in precedenza, può essere condivisibile quando si va in trasferta ad affrontare il Napoli o l’Atalanta, meno quando si gioca contro la Spal e contro il Cagliari. In cinque occasioni sono venuti fuori 0 a 0 spesso perché questi risultati rispecchiano le caratteristiche del Toro: molto bene quando si tratta di difendere (sono quattro partite di fila che i granata non prendono gol e sono la quarta difesa del campionato a pari merito con il Milan con sole 22 reti subite), un po’ meno quando si tratta di affondare e segnare, specialmente se si creano poche occasioni durante tutti i 90’. Infatti il Torino ha sempre peccato di cinismo in questo campionato. Un esempio lo si è visto a Napoli quando, sul finale di partita, in contropiede, Ola Aina dopo una bella discesa sulla fascia non è riuscito a servire Belotti. Il capitano granata si sarebbe ritrovato uno contro uno davanti ad Ospina. Questa strategia dunque ha portato Mazzarri a pareggiare molto spesso 0 a 0 in trasferta e non è avvenuto per niente a caso. Per questa seconda parte di campionato sicuramente i granata dovranno continuare a difendere con questa grinta e questa voglia ma sarà necessario creare qualche occasione in più e sfruttare al meglio ogni minima occasione sotto porta per conquistare il tanto ambito posto in Europa League.