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Crotone-Torino 0-0: tanto possesso, poca concretezza

Primo tempo / I granata non riescono a sfondare, e anzi rischiano qualcosa in più

Nikhil Jha

"All'Ezio Scida va in scena la più classica delle partite da non sbagliare per il Torino di Sinisa Mihajlovic, ospite di un Crotone affamato di punti in classifica per uscire dalla zona retrocessione. I granata, dalla loro, continuano a inseguire il sogno europeo sulla scia dell'ampio successo contro il Cagliari (5-1) prima della pausa; privi di Barreca - sostituito da Moretti - si presentano con un centrocampo tecnico composto da Baselli e Benassi e con il tridente Iago Falque-Belotti-Ljajic.

"Nonostante la formazione pressoché titolare, però, i granata partono imballati, sorpresi dall'aggressività dei pitagorici. Valdifiori è disturbato da Trotta e Falcinelli quando la palla è dei difensori, e così il Torino fatica ad uscire in maniera fluida, anche se Ljajic e Iago Falque danno le giuste garanzie in fase di disimpegno, muovendosi su tutto il fronte d'attacco nonostante alcuni fastidi muscolari per lo spagnolo. Con il passare dei minuti Moretti e compagni prendono il controllo del match, anche se Belotti viene controllato bene e le vie centrali sono tutte chiuse. Il Crotone si chiude nella propria metà campo e non si rende praticamente mai pericoloso dalle parti di Hart, che rischia però grosso al 30' regalando il pallone a Trotta su rinvio, ma chiudendo successivamente lo specchio all'ex Sassuolo con una delle sue tipiche uscite basse in spaccata.

"I granata continuano a creare, ma sono sempre gli uomini di Nicola a rendersi pericolosi, come al 38', quando Palladino non riesce a calciare forte nei pressi dell'area piccola del Toro. Nella sostanza il primo tempo finisce qui, con i granata ancora incapaci di di pungere e che tornano negli spogliatoi con la consapevolezza di dover fare di più per abbattere il muro degli Squali.