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Da bistrattato a rimpianto: la parabola di El Kaddouri nel tifo granata

Focus on / Il marocchino al Torino ha dimostrato qualità ma anche discontinuità e per questo è spesso stato criticato: ora però sarebbe utile alla causa

Federico Bosio

"Dopo due stagioni in prestito all’ombra della Mole, Omar El Kaddouri ha fatto in estate ritorno alla casa base con l’aspettativa della ricerca di una nuova sistemazione: Sarri ha invece avuto modo di valutare il giocatore ed ha così deciso di dargli fiducia e confermarlo nella rosa del Napoli in vista di quelle situazioni nelle quali applicare un eventuale turnover. Ed infatti la stagione del marocchino non si può dire certamente ricca di minutaggio, specialmente in campionato: sono otto le presenze finora in Serie A, per 144 minuti totali durante i quali El Kaddouri non ha trovato la via della rete. Più “fortunato” invece in Europa League, proprio in virtù del succitato turnover, competizione nella quale ha finora collezionato cinque presenze su sei totali possibili mettendo anche a segno un gol (nel match vinto dai partenopei al San paolo per 5-0 contro il Midtjylland)

"Ecco che allora il limitato utilizzo del centrocampista da parte di Sarri può scatenare nei cuori e nelle menti dei tifosi granata sentimenti che ricordano molto la nostalgia: tuttavia non sempre il rapporto di El Kaddouri con la piazza è stato idilliaco nel corso delle due stagioni passate dal giocatore al Torino. Così come le prestazioni della mezzala erano costituite da alti e bassi quasi snervanti, i tifosi granata gli hanno spesso rimproverato questa discontinuità e l’impressione offerta di non impegnarsi abbastanza a fondo. In particolare dopo una prima stagione che di fatto aveva rappresentato il primo anno da titolare in Serie A per il marocchino, la piazza l’anno passato si aspettava da lui il definitivo salto di qualità personale che concorresse a quello della squadra in generale, ma questo non è arrivato: El Kaddouri è stato determinante in alcune partite attraverso prestazioni e giocate singole decisive, ma anche autore di parecchie prestazioni scialbe ed incolori.

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"Nell’ultimo periodo attraversato dal Torino è emersa una difficoltà da parte di Glik e compagni non tanto di concretizzare eventuali occasioni da gol quanto di crearle proprio: ai granata nelle ultime partite è sembrato mancare il lampo di genio, la giocata smarcante ed imprevedibile che sposti gli equilibri di un’azione, fosse anche soltanto saltare il diretto avversario; ad inizio campionato la manovra granata era praticamente affidata a Daniele Baselli, ma con il calo del centrocampista ex Atalanta è emerso come egli fosse di fatto l’unico della linea mediana in grado di inventare la giocata vincente per i compagni con una certa continuità. Per questo è emerso una sorta di rimpianto per Omar El Kaddouri, poco utilizzato all’ombra del Vesuvio, che adesso farebbe comodo alla causa granata pur tenendo conto della discontinuità di cui si è precedentemente parlato. Mercoledì sera il marocchino ed il Torino incroceranno di nuovo le proprie strade ma questa volta, per la prima volta in Serie A, da avversari.