toro

Da Tianjin a Bormio, ecco Wang Jun: “Studio Mihajlovic. E il Toro in Cina…”

In foto l'allenatore cinese Wang Jun.
Scatto di Gualtiero Lasala

Esclusiva TN / L'allenatore cinese ai nostri inviati: "Investitori cinesi in Europa? Succederà sempre più spesso"

Gianluca Sartori

"Da Tianjin a Bormio, per seguire il Torino e approfondire le metodologie di allenamento di un allenatore famoso a livello internazionale come Sinisa Mihajlovic. Wang Jun è un allenatore cinese, arrivato in Italia nell'ambito di attività che la Federazione Italiana Giuoco Calcio sta intraprendendo in Cina, con l'ausilio di Luxury World Italy. Un progetto, quello federale, volto a diffondere e far conoscere il calcio italiano nel grande paese asiatico, che si concretizza tramite due tipologie di attività: l'organizzazione di camp estivi in Italia per ragazzi in arrivo dalla Cina e le consulenze ad allenatori e club cinesi. Proprio per questo motivo mister Jun si trova a Bormio, dove si tratterrà sino al termine del ritiro del Torino, e seguirà i granata anche in Austria, insieme a due collaboratori. Jun, ex allenatore di selezioni cinesi femminili, ha avuto un'esperienza come vice allenatore del Tianjin Taida, club della massima serie, e ora è tra i papabili candidati alla panchina della Nazionale maggiore femminile. A margine dell'allenamento di stamattina, è stato ricevuto da Mihajlovic. Ecco le sue parole, rilasciate in esclusiva agli inviati di Toro News a Bormio.

Mister Jun, come mai ha scelto di seguire il Torino?

In questo momento sono libero, ho pensato di compiere esperienze in Europa per seguire il calcio da vicino e completarmi professionalmente. C'è stata questa occasione di seguire il Torino e ho accettato subito. E' una società di alto livello, come il Tianjin in Cina, che ho allenato fino all'anno scorso.

Visiterà altre squadre italiane, prossimamente?

Quelle più forti sono in Cina... (ride). Mi tratterrò qui fino a venerdì, ultimo giorno del ritiro.

Il Torino è conosciuto, nel suo paese?

Sicuramente le squadre più conosciute e seguite sono Juventus, Milan e Inter. Ma anche il Torino è conosciuto, dai tifosi cinesi, per la sua storia e la sua fama.

Lei ha appena conosciuto mister Mihajlovic. Che impressione le ha fatto?

Il campionato italiano è trasmesso in Cina da tanti anni. Lo seguo da quando era calciatore. Era un grande difensore e anche in Cina era conosciutissimo per la sue abilità sui calci di punizione. Ora è diventato allenatore: un percorso simile al mio, visto che ero calciatore anche io, e per me è una grande occasione potermi avvicinare a lui per scambiare le idee.

Oggi il CT della Cina è Marcello Lippi, un allenatore che ha fatto la storia del calcio italiano. Lo ha conosciuto? Che pensa di lui?

E' un grande allenatore. In Cina ha allenato il Guangzhou Evergrande, vincendo Scudetto e Champions League. Ora con la Nazionale non è facile, perchè il livello è ancora basso. Ma lui sta cambiando in meglio la squadra.

Cosa ci dice del campionato cinese? Stanno arrivando sempre più giocatori dall'Europa, non solo calciatori a fine carriera ma anche nomi importanti come Oscar, Hulk, Pellè...

E' un campionato in netta crescita e ci sono grandi capitali, che attirano calciatori da tutto il mondo. A mio modo di vedere, il Guangzhou Evergrande resta una spanna sopra a tutti.

La Serie A attira in misura sempre maggiore investitori cinesi, come dimostrano i casi di Inter e Milan. Quale è il motivo per cui gli investitori cinesi sono attirati in particolar modo dall'Italia?

Il calcio piace a tutti i cinesi, sempre di più, e investire sui grandi club italiani assicura visibilità e pubblicità.  Inoltre, i magnati cinesi che già posseggono una squadra in Cina sono sempre più propensi ad acquistare club italiani ed europei anche per rilanciare i propri club in Cina, creando sinergie e collaborazioni, come ad esempio sta succedendo con il gruppo Suning, che possiede Inter e Jiangsu Suning. Credo che il futuro vada in questa direzione, saranno sempre di più gli investitori cinesi che arriveranno a fare affari in Italia e in Europa.

Domanda da cento milioni: anche il Torino potrebbe essere interessante per un investitore cinese?

Spero di sì! (ride).

Quale è il suo sogno professionale? Spera di arrivare in Italia?

In Cina, va per la maggiore soprattutto la Bundesliga, come meta dei sogni per calciatori e allenatori. Ma personalmente seguo il calcio italiano sin da giovane e ovviamente lavorare in Italia sarebbe un sogno...