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Da Zaza e Falque a Belotti e Soriano: tutte le carte offensive di Mazzarri

Approfondimento / Dal centrocampo in su la rosa granata ha tanto talento: tutte le possibilità di Mazzarri

Nicolò Muggianu

È un Torino eclettico quello visto in campo nelle prime tre uscite stagionali. Una certezza e tante carte offensive da variare e schierare in corso d'opera. Le fondamenta tattiche ed ideologiche di Walter Mazzarri sono sempre le stesse: la difesa a tre interpreti, una squadra corta, prudente e capace di fare male in tutti i modi. Là davanti però le cose cambiano. Il reparto offensivo è senza dubbio quello con più dose di talento a disposizione del tecnico di San Vincenzo. Da Zaza a Falque, da Belotti a Soriano, passando per Baselli ed Edera, Mazzarri può contare su un numero importante di soluzioni tattiche in attacco.

LE IDEE - "Il modulo della mia Reggina era il 4-3-3 - le parole del tecnico granata nel post partita di Torino-Spal -. Avete visto che in ritiro ho fatto il 3-5-2, il 3-4-3, il 3-5-1-1. Da quando è entrato Zaza ho fatto il 3-4-1-2. Il trequartista lo può fare anche Falque, ma Soriano lo fa con più naturalezza. Dipende da quanto si corre". Almeno quattro moduli dunque, per una squadra che con il passare delle giornate si sta rivelando sempre più eclettica e camaleontica. In ritiro si era partiti con il più classico dei 3-5-1-1, con Iago Falque ad agire da seconda punta alle spalle di Belotti. Poi, con gli arrivi di Zaza e Soriano e le partenze di Niang e Ljajic, la necessità di sperimentare nuove soluzioni: già contro Roma e Inter, prima Baselli e poi Soriano, erano stati provati come trequartisti puri in nell'ipotetico 3-4-1-2 (o 3-4-2-1 che dir si voglia) disegnato dal tecnico. Con buoni risultati. Là davanti una sola certezza: Andrea Belotti, al momento unico perno insostituibile del reparto avanzato. Al suo fianco e alle sue spalle almeno una o due caselle ancora da riempire, con almeno cinque candidati per due sole maglie.

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ALTERNATIVE - E con l'inserimento nelle rotazioni anche di Zaza le cose potrebbero cambiare ulteriormente. La soluzione di giocare con due punte di peso (Belotti e Zaza appunto) solletica molto le fantasie di Mazzarri che, specie in condizioni di svantaggio o contro formazioni meno attrezzate, ha già in mente di provare un 3-4-1-2 molto offensivo. Alle loro spalle, in base alle circostanze, l'apporto di uno tra Soriano, Baselli e Iago Falque; con i primi due che - come già constatato nelle prime tre apparizioni stagionali - possono essere schierati anche da interni di una mediana a due o tre interpreti con caratteristiche più offensive. Leggermente più indietro nelle gerarchie del tecnico di San Vincenzo c'è invece Simone Edera. Il prodotto della cantera granata può ricoprire tutti i ruoli dell'attacco e, nonostante la grande qualità dei suoi diretti concorrenti, si giocherà tutte le carte disposizione con l'obiettivo di ritagliarsi uno spazio importante. Intanto nella testa di Mazzarri tutto è ben chiaro, ma nulla è ancora deciso: la qualità offensiva è tanta e la varietà delle scelte anche: a questo punto non resta che sperimentare nuove soluzioni, con l'obiettivo di massimizzare il materiale offensivo a disposizione.