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Daniele Portanova: “Vi presento mio figlio Denis, il Torino lo corteggiava da tempo”

GENOA, ITALY - NOVEMBER 10:  Daniele Portanova of Genoa CFC celebrates scoring his team's first goal during the Serie A match between Genoa CFC and Hellas Verona FC at Stadio Luigi Ferraris on November 10, 2013 in Genoa, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Esclusiva / L’ex giocatore di Siena e Bologna parla di suo figlio, acquistato recentemente dalla Primavera del Torino: “Derby in famiglia? Entrambi conoscono l’importanza della partita, ma si vogliono bene”

Nicolò Muggianu

Nel calciomercato invernale che si è chiuso la scorsa settimana, è stato caldo l'asse Torino-Bologna. Con Lyanco ed Edera che si sono trasferiti in Emilia, il Toro ha acquistato a titolo definitivo il classe 2001 Denis Portanova. Figlio di Daniele, ex giocatore tra le altre di Siena, Genoa e Bologna in Serie A e fratello minore di Manolo, giocatore della Primavera della Juventus. Abbiamo dunque contattato Daniele Portanova, per saperne di più su Denis e su questa operazione. Con un occhio puntato al futuro derby in famiglia.

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Quali sono le caratteristiche di Denis come giocatore? 

"È un giocatore molto elegante e tecnico. Ha già collezionato 13 partite in Primavera, segnando 8 gol perché era anche rigorista. È bravo a giocare con i piedi, ora è arrivato in una società che lo formerà anche a livello caratteriale e questo è importante".

Come ha preso la notizia del trasferimento di suo figlio al Torino?

"Il Torino era interessato a Denis già mesi fa, ma il Bologna si era opposto perché lo riteneva uno dei principali gioielli del vivaio. Poi ci sono state le varie vicissitudini della prima squadra, con Mihajlovic che ha chiesto Lyanco ed Edera e la società ha deciso di sacrificare uno dei suoi giovani. È stata una trattativa legata, mi ha fatto piacere che il Torino abbia voluto proprio Denis come contropartita in questa operazione".

E Denis come lo ha vissuto il trasferimento?

"A livello di affetto teneva tanto a Bologna, perché ci è cresciuto, ma tutti e due i miei figli sono consapevoli di essere professionisti e sanno di dover dare il massimo per le società che puntano su di loro".

Sarà da subito aggregato alla Primavera da sottoleva o partirà inizialmente con la Berretti?

"Sarà aggregato ad una Primavera che è seconda in classifica, quindi ci sarà da rimboccarsi le maniche. Parliamo di una squadra tecnicamente forte. Poi se non dovesse prendere parte alle partite della Primavera andrebbe a trovare minutaggio con la Berretti".

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Che rapporto c'è tra i suoi figli, che ora si troveranno contro in una gara molto sentita dai tifosi?

"Da fratelli si vogliono bene, ma sono consapevoli della rivalità che c'è tra le due squadre. Uno lavorerà per il Torino e l'altro per la Juventus. A casa ne parlano il meno possibile, non danno notizie per non darsi vantaggi. Noi siamo una famiglia unita e Denis e Manolo hanno la testa sulle spalle, sanno quello che vogliono e spero che lo raggiungano con il massimo dell'impegno".

Cosa le ha detto suo figlio quando ha saputo che sarebbe diventato un giocatore del Torino?

"E' stato contentissimo di questa avventura e non vede l'ora di scendere in campo. Arriva da una frattura alla clavicola e sta lavorando tanto per giocare e poter dare il suo contributo".