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Danilo Tunno: “Contro il Cagliari si fa risultato, mentre con il Bilbao sfateremo un tabù”

Esclusiva TN/ L'ex portiere della Primavera, Danilo Tunno, ha risposto a tutto campo durante la trasmissione Mondo Toro. Dal Toro, al ricordo della sua esperienza in Serie B, passando per...

Redazione Toro News

"Nella puntata andata in onda ieri di Mondo Toro, trasmissione radiofonica di TN in collaborazione con il TC Chieri e Radio Chieri, era ospite anche Danilo Tunno, ex portiere delle giovanili granata, dalle quali è approdato anche in prima squadra dove ha collezionato tre panchine con Colantuono, e ora giocatore del Chieri. Ecco le sue dichiarazioni durante il corso della trasmissione, dove si è parlato del momento attuale del Toro e di molto altro.

"Ciao Danilo, come prosegue la tua carriera al Chieri, siete in lotta per la Lega Pro?

"Si, ora siamo in corsa dopo un inizio un po' stentato, la squadra era nuova e ha fatto fatica ad ingranare ma ora siamo nelle parti alte della classifica e se vinciamo la partita da recuperare saremo primi in classifica: il destino è nelle nostre mani ed è questo che conta. Sarà lunga ma speriamo di farcela.

"Tu sei stato un grande portiere del settore giovanile del Toro, quali sono stati i tuoi ricordi più belli?

"Beh sicuramente l'anno vissuto in prima squadra, l'ultimo, dove ero anche capitano in Primavera. Porto sempre nel cuore le quattro panchine fatte in Serie B con Colantuono. Davanti a me c'era un portiere stratosferico come Matteo Sereni, da cui ho imparato moltissimo e lo ringrazio.

"A proposito di portieri del Toro, il mercato ha risolto un dualismo: la tua opinione su Padelli-Gillet e sul mercato?

"Quando ci sono due numeri uno di livello è sempre difficile, il nostro è un ruolo delicato, le gerarchie al 99% sono sempre ben delineate in ogni squadra. A livello psicologico è infatti un ruolo difficile e delicato. Per quanto riguarda il mercato, sembra di basso profilo ma la squadra ha trovato un certo equilibrio grazie a Ventura. Sono stati inseriti tasselli importanti e giusti, senza stravolgere tutto, che non sempre porta a risultati sperati. Si guardi all'esempio della Samp, che ora sta avendo alcune difficoltà dopo il mercato. Vedremo se riusciranno a trovare la quadra per rimettersi in sesto.

"Ti aspettavi questo campionato e questa classifica dal Toro?

"Secondo me ora è sopra le aspettative di inizio anno, perché quando vanno via giocatori come Immobile, l'ultimo a segnarmi nel derby (ride, ndr) e Cerci la squadra deve ritrovare gli automatismi. Ora però stiamo ottenendo ottimi risultati, specialmente con queste quattro vittorie consecutive che mancavano da molti anni.

"Tu che hai visto tanti giovani, anche stranieri, cosa pensi di Sanchez Mino e Martinez?

"Credo che un momento di adattamento al nostro calcio vada concesso, specialmente ai giovani sudamericani. Il nostro è un calcio diverso e più complesso, il loro è più veloce, individuale e meno tattico sicuramente. Io sono un grande ammiratore di Martinez. Secondo me fa un lavoro devastante, corre per 90 minuti, a Verona mi ha davvero impressionato, all'87' rincorreva ancora l'avversario. Questo lavoro sporco non lo vedi fare da tutti. Ovvio che in zona-gol perdi di lucidità, ma di qua alla fine 3-4 li può fare tranquillamente.

"Paragonando Martinez a Sanchez Mino, dici che il passaggio in Svizzera gli ha permesso di adattarsi meglio?

"Il calcio svizzero, seppur tecnicamente non paragonabile, è un pochino più simile al nostro. Sì, può essere che abbia aiutato Martinez ad adattarsi un po' più gradualmente. Io stravedevo per Sanchez Mino ad inizio anno, la sua tecnica era superiore a molti altri. Non è riuscito ad esprimersi purtroppo ma sono convinto che nel momento in cui tornerà si potrà fare grande affidamento. Poi non so, forse possono anche esserci state delle incomprensioni con Ventura.

"Cosa pensi della gestione Maxi Lopez?

"Penso abbia bisogno di un mesetto per rendere al meglio, quindi condivido pienamente la scelta di non lanciarlo titolare, ora può essere più incisivo entrando a partita in corso.

"La gara contro il Cagliari può nascondere tante insidie o psicologicamente è facile da preparare viste le motivazioni?

"Entrambe le cose. Va affrontata come le altre partite. Poi io sono tifoso, e non sono pessimista. Se il Toro fa il Toro, porta casa il bottino pieno.

"Come commenti l'uscita ai rigori della Primavera di Longo nel torneo di Viareggio?

"Non ho visto la partita, perché mi stavo allenando. Ma ho vissuto un'esperienza simile: siamo usciti ai rigori dal Viareggio contro la rappresentativa serie D ai quarti di finale dopo aver battuto un buon Milan. Comunque ho visto gli highlights, è stato un peccato perché il Toro mi sembrava avesse il controllo del match. Avrà inciso un calo fisico, è un torneo dove bisogna dare tutto e si gioca ogni due giorni: davvero molto impegnativo. Poi i rigori si sa, sono sempre una lotteria. Quando noi uscimmo dal Viareggio ai rigori, io ne parai due ma i miei compagni ne sbagliarono tre. Tra questi c'era Miello, mio compagno ora al Chieri e glielo rinfaccio sempre (ride, ndr).

"Siete tanti ex Toro oggi al Chieri vero?

"Sì molti, più di dieci..tra cui Grauso, Semioli, Lazzaro, Benedetto, Barbaro, Miello. Siamo veramente tanti, dovuto al fatto che mister Zichella ci conosceva già dai tempi del Toro.

"Che ne pensi della formula del Viareggio, che si svolge in sedi diverse? Le società hanno ragione a minacciare di non andare più?

"Secondo me sì. Ho visto in televisione Torino-Empoli, e la prima cosa che salta all'occhio è un campo assolutamente impraticabile, dove è impossibile esprimere un gioco decente. La qualità del gioco viene dimezzata, non si riesce a vedere un calcio propositivo. E' un peccato perché le squadre tecniche che propongono gioco sono ancor più penalizzate. Come succede anche a noi in Serie D, del resto. Capisco i ragazzi e le società.

"Dove può arrivare in campionato la Primavera di Longo?

"Ce lo dirà il tempo, ha qualità nonostante la perdita di qualche elemento importante. Lo scorso anno il lavoro di Longo si è visto, speriamo che quest'anno con un po' di fortuna in più si possa arrivare fino in fondo. Di sicuro può giocarsi la final eight, non sta a me dire però se è un Toro da scudetto.

"Cosa pensi di Lys e Alfred Gomis?

"Li conosco benissimo, diciamo che Alfred è stato più precoce. Ha dimostrato di essere un ottimo portiere con grande continuità: è questo che fa la differenza. Un ragazzo del '93 che ha preso l'insufficienza pochissime volte. Lo vedo ad alti livelli. Lys è un buon portiere che aveva trovato difficoltà in altri prestiti, ma ora a Trapani si sta trovando bene. Si è conquistato un posto da titolare e ora lo sta mantenendo. Comunque sono molti diversi a livello caratteriale e tecnico. Alfred è sempre stato più con la testa sulle spalle. Ora lo è anche Lys, ma gli è mancata quando aveva l'età del fratello. Sono amici oltre che ex compagni.

"Cosa pensi dell'acquisto di Ichazo?

"Secondo me il suo acquisto è più riconducibile ad un discorso economico, ad un tipo di discorso “aziendale”. In futuro vedo Alfred Gomis titolare al Toro, anche se non conosco Ichazo.

"Il Toro contro il Cagliari, vista la sfida europea, deve fare turn over?

"Io farei turn over, perché la coperta del Toro non è tanto lunga. La cosa che impressiona adesso è che tutti sanno cosa fare, ma tre partite a settimana sono tante. Anche noi, nel turno infrasettimanale siamo meno brillanti.

"E' vero che, come ha detto Rampanti, il gruppo è cresciuto e sembra essersi “avvicinato” al livello di Darmian?

"Sì, è vero. I risultati parlano da soli, il gruppo è cresciuto. Darmian ha mantenuto il suo livello altissimo, e gli altri lavorando hanno raggiunto ottimi livelli.

"Pronostico Torino-Cagliari?

"Se il Toro fa il Toro, non c'è partita. 2-1 o 3-1.

"Pronostico Totino-Athletic Bilbao?

"E' più difficile..0-0 in casa, e 1-1 in trasferta, così sfatiamo il loro fortino. Il doppio pareggio di tradizione non ci porta bene, significherebbe sfatare questo tabù!

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