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Darmian, voto 8.5: San Mamés, Santo Subito, San Matteo!

Il pagellone di fine stagione 2014/2015 / Stagione pazzesca e un futuro raggiante. Dalla serie B alle gare europee, lavorando duramente, senza mai lamentarsi

Manolo Chirico

"É l'estate del 2011, 12 luglio per la precisione, quando il Torino ingaggia in prestito un giovane difensore dal curriculum di tutto rispetto: il suo nome è Matteo Darmian. Cresciuto nelle giovanili del Milan, con addosso la più pesante etichetta che si possa avere: essere il possibile erede di Paolo Maldini. Un confronto che lo stesso laterale, ora in azzurro, ha sempre respinto: ''Io come lui? No, lui è inarrivabile''. Sotto l'ombra della Mole, il ragazzo lavora sodo, mette a tacere le critiche e scala le gerarchie nel cuore dei tifosi. Un'annata pazzesca, che potrebbe essere riassunta in 3 momenti chiave:

"DERBY DA 2000 - Data storica, 26 aprile 2015: 140° Derby della Mole in Serie A, la stracittadina più antica d'Italia torna a tingersi di granata. All'Olimpico, davanti al proprio pubblico, Pirla gela lo stadio con una punizione imprendibile. Poi arriva lui, il 'polipo', il cavaliere di Ventura: stop a seguire (inseguire?) su cross di Quagliarella e Buffon battuto. Uno a uno. Il portiere bianconero non subiva gol da nove derby di fila e per Darmian anche un piccolo record personale: rete numero 2000 della storia del Toro nella massima serie. Ma non finisce qui, perché dopo il gol arriva anche l'assist vincente per il definitivo sorpasso. Dopo 20 anni il Torino torna a festeggiare nel derby.

"MILAGRO EN SAN MAMÉS - Se da un lato il derby è considerato da tutti come la ciliegina sulla torta, dall'altro la storica impresa in quel di Bilbao potrebbe rappresentare il ripieno in salsa basca di un dolce tutto da gustare ancora e ancora. Il Toro parte con tutti gli sfavori del pronostico: all'andata ha subito due reti tra le mura amiche, senza contare poi che nessuna squadra italiana era mai uscita vittoriosa dalla tana dei Leones. Partita sconsigliata ai deboli di cuore, Quagliarella apre le marcature sul rigore conquistato da Vives, Iraola pareggia i conti al 44' e nei minuti di recupero della prima frazione, Darmian pennella un cross perfetto per la testa di Maxi Lopez il quale incorna con freddezza. Nella ripresa i baschi trovano ancora il pari, poi il laterale azzurro fissa il risultato con una splendida conclusione di destro su cross di El Kaddouri. É il gol qualificazione, è la rete che zittisce il San Mamés e fa esplodere la Maratona itinerante: 3000 cuori granata. Altri 300 accoglieranno poi la squadra a Caselle, tra gli applausi, in piena notte.

"QUELL'ABBRACCIO SENZA FINE - Ultima giornata di campionato, Torino-Cesena (come ai tempi dello scudetto del '76), 33' della ripresa. A bordo campo si solleva la lavagnetta: numero 36, Matteo Darmian. Il terzino esce dal campo tra gli applausi del pubblico che all'unisono intona un coro impossibile da fraintendere: ''Non te ne andare, Matteo non te ne andare!''. Lui di gira, (quasi) commosso ringrazia e stringe forte a sé Ventura: suo mentore, l'allenatore che lo ha fatto crescere, portandolo dai campi di Cittadella ai teatri del calcio europeo. Come per magia il tempo sembra fermarsi per un'instante che tutti vorrebbero durasse in eterno. Un abbraccio senza fine. 

"Entrato in punta di piedi nei cuori dei tifosi, Darmian ha lasciato un segno indelebile, griffato in fondo al petto dei sostenitori granata. Ovunque andrà - se andrà - sarà un successo meritato, anzi. Strameritato. La giusta ricompensa per chi, negli anni, ha fatto del lavoro e dalla serietà, la sua seconda religione. Un'annata pazzesca, voto 8.5. Perdonate l'espressione blasfema: Santo Subito, San Matteo...

 

Posted by Toro News on Venerdì 20 marzo 2015 

SERIE APRESENZE: 33 MINUTI GIOCATI: 2757 GOL: 2

ASSIST: 1 EUROPA LEAGUEPRESENZE: 12 MINUTI GIOCATI: 1080

GOL: 3 ASSIST: 3 COPPA ITALIA

PRESENZE: 1

MINUTI GIOCATI: 94

GOL -

ASSIST -

TOTALE

PRESENZE: 46

MINUTI GIOCATI: 3931 GOL: 5 ASSIST: 4 VOTO:8.5