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De Pietro (Gazzetta): “Il Chievo proverà a reggere l’urto del Toro”. E su Ventura…

L'avversario / Il giornalista Alessandro De Pietro ha parlato prima della gara contro il Chievo: "Fiducia per Ventura? Lui se l'è tolta da solo"

Gualtiero Lasala

"In occasione della partita tra Torino e Chievo Verona in programma domenica alle ore 12:30, abbiamo contattato Alessandro De Pietro, giornalista della squadra clivense, che ha risposto a qualche nostro quesito sugli scaligeri e sul match in questione. Ecco le sue parole:

"Buonasera Alessandro, Torino e Chievo su due onde diverse. Che partita si aspetta?

"“Sicuramente d’orgoglio da parte del Chievo, perché deve pareggiare condizione fisica e mentale del Toro. Ha ritrovato solidità difensiva il Chievo, resta la traccia di chi vuole lottare anche se trova tre squadre come Torino, Atalanta e Milan una in fila all'altra.”

"Qual è il giocatore che teme di più al Grande Torino e qual è il giocatore che i granata dovrebbero temere di più?

"“I numeri della difesa e la difficoltà dell’attacco, vedendo le pieghe di Mazzarri, i suoi sono stati lavori collettivi. Eliminando Belotti, andrei sulla sostanza della difesa e sui giri alti del motore del centrocampo. Dall’altra parte Giaccherini è facile come risposta, ma è anche ovvio che il Chievo non può aggrapparsi al valore assoluto di un giocatore.

"La vicenda Ventura ha danneggiato sicuramente l’ambiente: il tecnico avrebbe meritato più fiducia?

"“Ventura quella fiducia se l’è auto-tolta. La squadra seguiva ventura. In un progetto che sottintende dettagli e organizzazioni rispetto a quella costruita con D’Anna. Ventura si è chiamato fuori, il lavoro di ventura era un lavoro in cui il Chievo vedeva luce, ma ventura ha staccato la spina. L’unica cosa che imputo a ventura è che ha voluto minimizzare ogni risorsa che a Veronello ha permesso di stare al Chievo in Serie A. Quel treno che andava da solo è diventato tutto un problema. Mi è sembrato strano che il Chievo cercasse ventura. Il Chievo voleva Iachini, poi la giornata del contatto con ventura fu molto faticosa. Anche la difficoltà di fare tutto al telefono.

"Ombra della Serie B dopo 11 anni nella massima Serie: come si vive questa cosa a Verona?

"“Sono 17 su 18 stagioni in Serie A e parte la Juve e Udinese hanno fatto meglio del Chievo. Quindi è normale che sia spiazzante, perché ci sono giocatori non adatti alla Serie B. Questo fa capire quanto il Chievo si sentisse una squadra di Serie A. Chiaro che ci si è fatto affidamento su un gruppo vecchio ma che comunque ha tolto al Chievo quei prodotti che sono sempre stati il vero fulcro del lavoro del Chievo come i giovani lanciati. Il carrello doveva girare con più giocatori. Il Chievo doveva costruire un meccanismo di uno che entrava e uno che usciva senza il buco delle altre gestioni.”

"Il Presidente Campedelli che ruolo ha avuto in questi passi indietro? I suoi errori per le plusvalenze hanno segnato il Chievo già in estate?

"“Più che i tre punti di penalità, è stato il silenzio di un mese e mezzo di mercato di Romairone. Per tutti il Chievo era destinato ad andare in Serie B. Se il Chievo ha avuto queste plusvalenze fittizie, ci sono molti altri casi più altisonanti. Magari con giocatori più conosciuti, ma i valori sono fuori portata dalle valutazioni di mercato. Chiaro che nel calcio dei ricchi si fa fatica a contemplare una società piccola come il Chievo. Anche se servirà un miracolo, non è detto che il Chievo non ce la faccia.

"Un pronostico?

"“Posso dire la traccia della partita: il Toro attaccherà con tanti giocatori e con logica furia perché ha una convinzione di una squadra che ha pareggiato a Napoli e ha battuto l’Atalanta. Quindi c’è un onda forte del Toro a cui il Chievo proverà a rispondere con energia, e poi vediamo quello che succede. Ogni pallone diventa decisivo. Credo che la traccia sia decisa nell’anomalia di un Torino che ha radici forti in centrocampo.”