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Empoli-Torino, sfida tra panchine: “maledizione” Giampaolo

Testa a Testa / Il tecnico dei toscani si è imposto nuovamente su Ventura: il tecnico ligure ancora a secco di vittorie

Raffaele Lima

"Nella giornata di ieri si è giocata una sfida piena di emozioni: Empoli-Torino. Questa partita ha visto come protagonista un aspro Testa a Testa tra i due tecnici delle rispettive squadre, ovvero Marco Giampaolo e Giampiero Ventura. I due allenatori hanno molte analogie tra di loro: dal rendimento altalenante, ad un organico pieno di giovani italiani. Il progetto delle due società è dunque molto simile: puntare sui giovani per mirare in alto. In questa stagione però, gli obiettivi più alti sono stati sfumati molto presto, proprio a causa di questa loro discontinuità.

"Tra le tante analogie però, viene fuori anche una discordanza, una statistica che mette in risalto il tecnico di Bellinzona: Ventura non ha mai vinto contro l'attuale tecnico dell'Empoli. I due si sono scontrati per 3 volte: nella partita d'andata - decisa da una rete di Maccarone - in un Catania-Bari vinto per 1-0 dagli etnei e nella partita di ieri, la quale si conclusa con un'altra vittoria di Giampaolo. L'allenatore di origini svizzere si è imposto nuovamente sull'allenatore del Toro, che ha concluso il campionato nel peggiore dei modi. Con la prossima stagione che si avvicina sempre di più, ecco spuntare lo spettro del mercato degli allenatori: sia Ventura che Giampaolo hanno un futuro a dir poco incerto, poiché il primo potrebbe lasciare la panchina granata, mentre il secondo è stato più volte accostato al Milan e che quindi farà la fine di Sarri, il quale, dopo una salvezza miracolosa, è approdato nella panchina del Napoli di De Laurentiis.

"Questo testa a testa vede quindi un solo vincitore: Marco Giampaolo. Il tecnico degli azzurri andrà in contro a giorni molto difficili e decisivi per la sua carriera da allenatore, poiché il suo imminente futuro dipende soltanto dalle sue scelte e il Milan sembra essere quella giusta. Il modello da seguire per lui sarà quello del suo predecessore Sarri, che, a suon di ottimo gioco e duro lavoro, ha conquistato un'intera città: Napoli.