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Esterni atipici

di Edoardo Blandino

Gli acquisti estivi hanno dimostrato fino ad oggi, chi più, chi meno, di essere stati dei buoni investimenti. Tuttavia il mercato granata non era stato propriamente...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Gli acquisti estivi hanno dimostrato fino ad oggi, chi più, chi meno, di essere stati dei buoni investimenti. Tuttavia il mercato granata non era stato propriamente pianificato per il 4-4-2 e non sono arrivati in granata esterni di ruolo, eccezion fatta per Abate, che però, inizialmente, giocava largo nel tridente di attacco. Ecco così che nel momento in cui De Biasi ha scelto di passare a un centrocampo a quattro, sono venute a mancare le ali adatte a questo tipo di gioco. Un po’ come l’anno passato, quando Novellino non riuscì ad avere i giocatori adatti per il suo modulo preferito.

"L’attuale allenatore granata ha dovuto cercare soluzioni alternative per ovviare a questo problema ed ha trovato in Rubin un elemento importante nel suo scacchiere tattico. Il ragazzino si era calato bene nel nuovo ruolo di esterno di centrocampo, divenendo una piacevole sorpresa, ma la squalifica inflittagli dal Giudice Sportivo ha costretto De Biasi a trovare un’altra soluzione. Rosina sembrava il candidato principale a sostituire l’ex giocatore del Cittadella, però nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Saumel e Zanetti e sembra proprio che uno dei due scenderà in campo in quella posizione. Dall’altro lato non è stato chiaro chi fosse il titolare in caso di assenza di Abate: si sono alternati Rosina, Diana, Colombo e proprio questo ultimo, dopo la buona prova offerta a Marassi, sarà riproposto come laterale destro della linea mediana.

"Eppure nessuno dei ragazzi citati in precedenza è adatto a giocare in quel ruolo: Colombo è un terzino e le migliori prove in carriera le ha offerte proprio in quella posizione, mentre Saumel e Zanetti sono centrocampisti centrali, capaci di interrompere il gioco e far girare palla. È vero che il numero 27 granata in passato ha già fatto quel ruolo, ma è altrettanto vero che nessuno dei tre è capace a fare l’ala, sia dal punto di vista tecnico-tattico, sia da quello fisico. Manca loro lo spunto in velocità tipico del giocatore di fascia ed il dribbling utile a saltare l’uomo per mettere in mezzo palloni velenosi. Inoltre rimane un’incognita, specialmente per Colombo e Saumel, la capacità di attaccare lo spazio, conoscendo i giusti tempi di inserimento, anche se il terzino granata, essendo naturalmente un giocatore di fascia, è avvantaggiato. Sarà quindi un 4-4-2 con due esterni atipici, ma non per forza inconcludenti: i ragazzi ce la metteranno tutta per smentirci ed offrire una bella prestazione.