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Ferraris, Ellena, Tomà e gli altri: il Grande Torino che non perì a Superga

Tanti i giocatori protagonisti nei cinque scudetti che ebbero l'onore di giocare con gli Invincibili, lasciando il Toro prima del 4 maggio 1949

Lorenzo Bonansea

"Quando si avvicina il 4 maggio, il tempo su Torino cambia spesso. E non è mai un caso, quando ci si appresta a commemorare gli Invincibili di Superga. Venerdì sarà il 69° anniversario della tragedia del Grande Torino, e c'è grande attesa in città - come ogni anno - per la consueta emozionante salita della prima squadra al Colle, con la lettura dei nomi dei giocatori periti dell'incidente. La lista di quei grandi uomini è un mantra conosciuto da tutto il mondo Toro, per ricordare quella che fu la squadra più forte d'Italia (e probabilmente d'Europa). C'è chi però ebbe la fortuna di giocare e partecipare attivamente ai successi del Grande Torino senza perire tragicamente a Superga, tra giocatori che avevano ormai abbandonato la casacca granata e altri che non partirono per Lisbona a causa di alcune coincidenze.

"I PROTAGONISTI DEL PASSATO - E' il caso, ad esempio, dell'allora diciassette Alfio Babiano, "Balon Boys" della Primavera e giocatore più giovane ad aver mai giocato insieme agli Invincibili, esordendo il 7 novembre 1949. Ovviamente, non partì per il Portogallo. Aveva ormai abbandonato il Torino da 6 anni, invece, Alfredo Bodoira, portiere protagonista nel 1941 della famosa trade che coinvolse anche Gabetto con la Juventus. Vinse uno scudetto e una Coppa Italia col Grande Torino. Tra il 1942 e 1944 anche il "BalonBoy" Giacinto Ellena ebbe l'onore di giocare con gli Invincibili, vincendo due campionati. L'allora difensore diventò poi allenatore proprio del Torino negli anni '60. Come dimenticare, poi, Pietro Ferraris II? L'ala fu protagonista assoluta dei primi quattro scudetti del Grande Torino, dopo averne vinti già due con la maglia dell'Inter. Cinquanta gol in granata, lasciò la squadra al termine della stagione 1947/1948. In molti invece, non si ricorderanno del rumeno Joseph Fabian, primo straniero ingaggiato da Novo nel 1947. L'attaccante di Cluj non trovò però molto spazio.

"GANDOLFI E TOMA' - Furono soltanto due, però, i giocatori a quel tempo parte della rosa del Grande Torino a scampare alla tragedia del 4 maggio 1949: Renato Gandolfi e Sauro Tomà. Gandolfi non partì per Lisbona nonostante fosse il secondo portiere dietro a Bacigalupo sotto pressioni di Aldo Ballarin, che chiese all'estremo difensore di rinunciare all'amichevole per far posto al giovanissimo fratello Dino Ballarin, allora terzo portiere e che non esordì mai nel Grande Torino perendo a Superga. Nota anche la storia di Sauro Tomà, recentemente scomparso all'eta di 91 anni ed ultimo superstite di quella grande squadra. Tomà non partecipò all'amichevole del 1949 per un infortunio al ginocchio, salvandosi così dalla tragedia del 4 maggio.